Le scuole sono obbligate da TuttoscuolaNews, n. 580 2.4.2013 Nei mesi scorsi il ministro ha commissionato all’Unità italiana di Eurydice una ricerca sull’obbligo di adozione dei libri di testo nelle scuole europee. La ricerca, appena pubblicata, svela come gli unici Paesi europei dove l'adozione di libri di testo è obbligatoria sono l'Italia, la Grecia, Cipro e Malta. Negli altri Paesi la scelta dei libri è a discrezione degli insegnanti e/o degli istituti, così come il formato digitale e l'uso di materiali alternativi sono molto diffusi. Nel Nord Europa, ad esempio, gli insegnanti decidono autonomamente se e quali testi utilizzare e in Danimarca i costi sono sostenuti dalle scuole e non dai genitori. La Svezia ha addirittura varato una sperimentazione, molto criticata, secondo la quale i bambini imparano a leggere e a scrivere sui tablet: nei primi due anni di scuola non usano né libri, né quaderni e penne. In Spagna sono in uso e-book soprattutto in alcune Comunità autonome come la Catalogna e l'Estremadura. In Belgio i docenti possono trovare materiali on line disponibili per la didattica. In Italia l’adozione dei libri di testo, come si sa, è obbligatoria. Modalità, tempi e limiti della adozione sono decisi dal ministero. Dal 2014-15 anche la forma digitale è decisa dal centro. Questa sostanziale procedura da seguire nell’adozione era già vigente tempo fa prima dell’autonomia scolastica, ma nulla di sostanziale da allora è cambiato. Eppure il regolamento sull’autonomia scolastica (dpr 275/1999) sembra(va) lasciare più spazio alla determinazione autonoma delle istituzioni scolastiche: “La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative”. Sulla base di quella norma, teoricamente le scuole potrebbero essere libere di una scelta diversa da quella indicata dal Miur con opzione autonoma rispetto al digitale voluta dal ministro. È possibile? Ed è auspicabile? |