Il totoministro impazza: quattro nomi
fatti dalla stampa per il MIUR

Aldo Domenico Ficara ScuolaOggi 25.4.2013

In questi giorni i nomi dei Ministri passano di bocca in bocca, in una sorta di gioco al “totonomi” con cui si pongono sul tappeto varie ipotesi e vari personalità, ma col rischio di diventare pure prove di forza tra correnti e partiti. Si fa comunque strada, rilanciato anche da alcuni siti di informazione come La nazione, il nome di Mariachiara Carrozza.

Mariachiara Carrozza si laurea in Fisica presso l’Università di Pisa nel 1990 con una tesi di Fisica delle Particelle Elementari. Nel 1994 ha ricevuto il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria presso la Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, con una tesi di Microfluidica Biomedica. Da novembre 2006, è professore straordinario in Bioingegneria Industriale presso la Scuola Superiore Sant’Anna. Da novembre 2004 a ottobre 2007, è stata Direttore della Divisione Ricerche con Delega del Direttore della Scuola Superiore Sant’Anna. Dal 2003 tiene corsi di criteri di progettazione di mani artificiali, fondamenti di robotica umanoide, neuro-robotica, biomeccatronica e bioingegneria della riabilitazione presso l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna.

Un altro nome è quello di Marco Meloni nato il 16 giugno 1971 a Quartu Sant'Elena (Cagliari). Dopo la laurea in giurisprudenza all'Università di Cagliari, mi sono specializzato in diritto e politiche europee, prima con un Master all'Università di Firenze e poi con un Dottorato di ricerca in Diritto dell'Unione Europea all'Università di Trieste. Dal 2001 ricercatore all'Arel, l'Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta e diretta da Enrico Letta, della quale dal 2003 al 2006 ha coordinato l'ufficio studi. Dal 2001 al 2007 ha coordinato la redazione del mensile «Arel Europa Lavoro Economia.

Poco più di un mese fa sulla Stampa.it i papabili per il Miur potevano essere Miguel Gotor o Salvatore Settis.

Il primo insegna Storia moderna presso la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Torino, collabora alle pagine politiche e culturali del quotidiano La Repubblica. Si occupa di storia della vita religiosa fra Cinque e Seicento, in particolare di santi, eretici e inquisitori, e di storia degli anni Settanta del Novecento. Nel 2008 ha vinto il Premio Viareggio per la saggistica con Lettere dalla prigionia, volume dedicato agli scritti che Aldo Moro produsse durante il suo sequestro a opera delle Brigate rosse.

Il secondo (Salvatore Settis) si è laureato in Archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1963, ottiene nel 1965 il diploma di perfezionamento. All'Università di Pisa è stato prima assistente (1968-1969), poi professore incaricato (1969-1976), quindi professore ordinario (1976-1985) di Archeologia greca e romana. Tra il 1977 e il 1981 è stato direttore dell'Istituto di Archeologia e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo. Insegna Archeologia classica presso la Normale di Pisa dal 1985. Ha diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999. È stato eletto direttore della Normale dal 1999 al 2010. È membro del Deutsches Archäologisches Institut, della American Academy of Arts and Sciences, dell'Accademia Nazionale dei Lincei e del Comitato scientifico dell'European Research Council.