Ma esistono le buste del concorso DS in Lombardia? inviato da Aldo Domenico Ficara da Regolarità e Trasparenza nella Scuola, 2.4.2013 Prendendo per buono tutto quello che è stato scritto sulla questione “ buste Trasparenti “ del concorso per Dirigenti scolastici svolto in Lombardia nasce spontanea una domanda: come può una busta giudicata trasparente, per effetto di una prova empirica, diventare opaca dopo aver subito un test laboratoriale ? Un qualsiasi oggetto manufatto ha delle caratteristiche intrinseche invarianti nel tempo e sono allo stesso modo invarianti nel tempo anche le interazioni dello stesso oggetto con fenomeni esterni quali le radiazioni elettromagnetiche della luce visibile. Le radiazioni elettromagnetiche sono onde elettromagnetiche caratterizzate da una lunghezza d'onda e da una frequenza. Poiché la lunghezza d'onda e la frequenza di una radiazione sono inversamente proporzionali, tanto minore sarà la lunghezza d'onda, tanto maggiore sarà la frequenza e quindi l'energia del fotone. Pur essendo lo spettro continuo, è possibile una suddivisione puramente convenzionale ed indicativa in vari intervalli o bande di frequenza, dettata a partire dallo spettro ottico. Il range possibile in frequenza o equivalentemente in lunghezza d'onda va da zero a infinito, mantenendo la relazione di proporzionalità inversa tra le due grandezze. La radiazione elettromagnetica ha le seguenti lunghezze d’onda:
Quindi non potendo far nascere dubbi sulle caratteristiche della luce, sorgono riflessioni sulle buste prima trasparenti e poi opache. Una soluzione potrebbe essere quella che le buste in oggetto non esistano nel mondo reale, ma sono soltanto un diversivo virtuale per analizzare l’interazione della luce con un materiale dalle caratteristiche atomiche varianti nel tempo (materiali nanotech). |