Tfa speciali: cosa cambia
con nuovo ministro Maria Chiara Carrozza

 NewsPedia, 30.4.2014

TFA SPECIALI 2013 – Ultime notizie 30 aprile 2013. Ci sarà una rivoluzione per i Tfa speciali con il nuovo ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza? Mentre è in corso la fiducia al Senato per il Governo Letta, solo una formalità, docenti precari e aspiranti insegnanti sono sospesi fra speranze e timori. Cosa cambierà per i Tfa speciali? Maria Chiara Carrozza, a parole, fa ben sperare: la sua prima dichiarazione da ministro dell’Istruzione è stata sulla ricerca e la formazione, entrambe da incentivare.

Perdonatemi se non ho ancora risposto ai tanti messaggi – ha scritto il ministro Maria Chiara Carrozza su Facebook – e alle migliaia di commenti che mi avete inviato in queste ore. Ci tornerò più tardi. Adesso voglio solamente esprimere la solidarieta’ piu’ profonda e la vicinanza all’Arma dei Carabinieri, alle famiglie dei feriti e alla famiglia del carabiniere ucciso ieri in Provincia di Caserta”.

Il destino dei Tfa speciali è incerto: voci di corridoio vogliono che il nuovo ministro Carrozza non farà grandi rivoluzioni rispetto alle disposizioni di Profumo. Niente nuove leggi, niente variazioni, niente perdite di tempo, inevitabili per seguire le prassi di approvazione.

I requisiti per i Tfa speciali non dovrebbero riservare sorprese: “Coloro che abbiano maturato 540 giorni di servizio, dall’anno 1999-2000 al 2011-2012 possano accedere ai Tirocini Formativi Attivi con l’abbuono delle prove d’ingresso, che erano state aperte ed effettuate nel caso del tirocinio ordinario”.

Mistero invece per la data di inizio: la durata dei TFA speciali sarà di almeno tre anni. Si comincerà con i prossimi tre anni accademici, a partire dal 2012-13 fino al 2014-15.

Il sito ufficiale del MIUR offre le informazioni necessarie per i requisiti dei Tfa speciali. Al seguente link trovate invece le esecitazioni per i Tfa speciali 2013, con quiz, simulazioni di esame, simili a quelli veri del MIUR (Minintero.net).

Il ministro Carrozza si troverà di fronte una situazione quanto meno ardua, considerando il fatto che, per diminuire le tasse come vuole il centro destra, sarà indispensabile compiere dei tagli alla spesa pubblica. E l’Istruzione potrebbe essere la prima a essere sforbiciata.