Di Meglio (Fgu-Gilda):
"I docenti sono un po' più cittadini degli altri"

di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 1.4.2013

Lo scrivere il coordinatore nazione del sindacato in un editoriale pubblicato su Professione Docente. Forse la polemica è dietro l'angolo.

Sulla grave crisi politica che sta investendo il nostro Paese e che a tutt’oggi non sembra facilmente risolvibile in tempi brevi interviene il coordinatore nazionale della FGU-Gilda con un editoriale pubblicato sulla rivista Professione Docente.

“Senza voler prendere parte per alcuno - sostiene Di Meglio - non possiamo che restare sbigottiti di fronte alla liquefazione della forma "partito", strumento che la Costituzione aveva individuato come indispensabile per mettere i cittadini in condizioni di poter partecipare alla vita politica e democratica, esprimendosi in tendenze politiche diverse ed opposte”.

“Ai partiti - aggiunge il coordinatore della FGU-Gilda - si sono sostituite le "liste" intitolate ad una persona, che si trascina dietro gli eletti al parlamento, verso i quali la possibilità di scelta del singolo cittadino è divenuta inesistente. Le quattro o cinque personalità si confrontano sui media, o sui social networks e divengono poi signori e padroni del cosiddetto partito, privando i cittadini di un reale rapporto con i parlamentari eletti”.

Di Meglio richiama poi il ruolo che in questa fase la scuola può svolgere a sostegno del rispetto dei principi della democrazia e della Costituzione. Ma poi si lascia andare ad una considerazione che forse potrebbe suscitare qualche polemica.

“I cittadini - scrive Di Meglio - ma ancora di più gli insegnanti che sono cittadini in po’ più cittadini degli altri, dovranno essere molto attenti e partecipi in questa difficile fase della nostra storia”.

Parlare dei docenti che pure hanno un ruolo decisivo nella promozione della cultura e dello sviluppo sociale del Paese come di persone che sono “un po’ più cittadini degli altri” potrebbe prestarsi a non pochi equivoci e potrebbe essere considerato “politicamente scorretto”.

Può anche darsi che in questi giorni festivi in pochi si accorgano di questa affermazione di Di Meglio, ma la polemica è dietro l’angolo.