La guerra dei test/1. da TuttoscuolaNews, n. 582 15.4.2013 “Tenete a casa i figli nei giorni in cui a scuola ci saranno i test Invalsi, oppure mandateli a scuola dicendo loro di non sostenerli”. L’invito, rivolto ai genitori, viene dalla ‘Rete delle scuole fiorentine’, un’organizzazione cui aderisce un variegato schieramento di insegnanti, studenti e genitori ostili allo svolgimento dei test Invalsi, programmati per il prossimo mese nelle scuole italiane di vari ordini e gradi (II e V primaria, I secondaria di primo grado, II secondaria di secondo grado). Nel corso di una conferenza stampa i promotori dell’iniziativa fiorentina hanno sostenuto che dietro l’operazione ‘quiz’, come la chiamano, “c’è una strategia per cui questo metodo di valutazione dovrebbe diventare perno di tutto il sistema; ciò porterebbe ad un monitoraggio sulle scuole di tipo invasivo”, volto “a far diventare la scuola un addestramento sulla base di un indicatore e i docenti degli impiegati”. Già l’anno scorso ci furono inviti analoghi a Firenze e in varie altre città, ma il tentativo di boicottaggio delle prove ebbe scarso successo, salvo che in qualche isolato caso di scuola secondaria superiore, per iniziativa soprattutto degli studenti. Gli insegnanti sono in molti casi perplessi, ma il carattere “ordinario” delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, ribadito dalla legge n. 35/2012 (art. 51, comma 2), e quindi la loro obbligatorietà, lascia ai docenti solo l’alternativa dello sciopero, proclamato dai Cobas già l’anno scorso, e riproposto anche quest’anno, nei giorni previsti per la somministrazione delle prove. Il boicottaggio dei test, più nella forma del rifiuto di sottoporli agli alunni che in quella dello sciopero, ha precedenti in altri Paesi, ma ha avuto sempre scarso successo. Il caso più noto è quello della Gran Bretagna, dove per due anni ci fu una dura opposizione all’introduzione dei test, previsti dal National Curriculum voluto dal governo di Margaret Thatcher nel 1988. Ma anche in quel caso, malgrado l’ampiezza della protesta, i test finirono per essere accettati. |