Decreto del Fare: EdilTecnico, 30.8.2013 La discussione alla Camera e al Senato ha introdotto alcune novità nel testo originale del Decreto del Fare, entrato in vigore pochi giorni fa, il 21 agosto. Alcune di queste novità riguardano l’edilizia scolastica, di cui si tratta all’articolo 18 commi 8, 8-bis e 8-ter. È previsto un piano di sicurezza di 300 milioni (fondi Inail) per la messa in sicurezza e per gli interventi di riqualificazione delle strutture scolastiche dello Stato. Il Decreto del Fare mette in chiaro che le risorse per tale piano devono essere suddivise tra Regioni e che le Regioni stesse devono assegnare agli enti proprietari degli immobili adibiti all’uso scolastico in base al numero degli edifici scolastici agli alunni presenti in ciascuna regione e alla situazione del patrimonio edilizio scolastico. Le scadenze È a questo punto che interviene la prima scadenza: gli enti devono presentare alle Regioni un progetto esecutivo subito cantierabile entro il 15 settembre (il progetto deve prevedere messa in sicurezza, ristrutturazione, manutenzione straordinaria). L’assegnazione del finanziamento mette gli enti locali nella condizione di avviare le procedure di gara e quelle di affidamento dei lavori. Il mancato affidamento dei lavori comporta la revoca del finanziamento.
Il secondo passo è compito delle Regioni che devono inviare al Miur
(Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) le
graduatorie entro il 15 ottobre. Entro il 30 ottobre il Miur deve
decretare le assegnazioni. Infine, entro il 28 febbraio 2014, deve
avvenire l’affidamento dei lavori, altrimenti i fondi vengono
revocati. Sembra che i 300 milioni debbano comprendere anche lavori per la costruzione di nuove scuole. I 300 milioni sono da suddividere in 3 anni: l’Inail dovrà “destinare fino a 100 milioni di euro per ciascun anno 2014, 2015, 2016, a un piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici e di costruzione di nuovi edifici scolastici”. Il piano di interventi Inail è da predisporre in base a un programma che dovrà essere concordato tra Presidenza del consiglio, Miur e Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), che dovranno però consultare la Conferenza unificata. |