Sicurezza delle scuole e borse di studio:
le novità previste dal decreto del Fare

Il testo prevede uno stanziamento di 450 milioni per l'edilizia scolastica e un "piano nazionale per il sostegno al merito" per studenti delle superiori. Sblocco parziale del turn-over all'università, "interventi straordinari" di finanziamento alla ricerca

di Salvo Intravaia, la Repubblica 8.8.2013

In arrivo i fondi per rendere più sicure le scuole italiane. Ma anche borse di studio per gli studenti della scuola superiore capaci e meritevoli e nuove assunzioni in ambito universitario e nella ricerca. Dopo settimane di confronto parlamentare, il cosiddetto Decreto del Fare è giunto al voto finale al Senato e l'ulteriore passaggio alla Camera potrebbe vedere il provvedimento blindato dalla fiducia. I provvedimenti riguardanti scuola, università e ricerca dovrebbero essere quindi definitivi.

Edilizia scolastica. Per rendere più sicuri i 43mila plessi scolastici in cui studiano giornalmente quasi otto milioni di alunni italiani è previsto uno stanziamento di 450 milioni di euro per la messa in sicurezza e la nuova costruzione di edifici scolastici. La norma, spiega Francesca Puglisi, capogruppo Pd  in commissione Istruzione a Palazzo Madama, "presta particolare cura al rispetto delle norme antisismiche, il risparmio energetico e lo smaltimento dell'amianto" e conferisce a sindaci e presidenti delle province i poteri di Commissari straordinari per l'edilizia scolastica "per - continua la senatrice Pd - velocizzare le procedure di spesa e l'apertura di nuovi cantieri per superare le più gravi situazioni di degrado a beneficio dell'occupazione e dell'economia".

Borse di studio. Nasce il "Piano nazionale per il sostegno al merito e alla mobilità degli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi". Con una dotazione di cinque milioni di euro per il 2013/2014 e 17 in totale, in cinque anni, gli studenti capaci e meritevoli che intendano studiare all'università in regioni diverse da quelle di residenza potranno ottenere una borsa di studio per le spese da sostenere lontani da casa. L'entità della borsa e le modalità di attribuzione delle stesse saranno oggetto di un apposito decreto del ministero dell'istruzione. Marco Meloni, presidente Forum istruzione, università e ricerca del Pd esprime soddisfazione per "un primo cambio di passo molto importante per la scuola e l'università, che i passaggi parlamentari hanno contribuito a rendere ancor più incisivo".

Pulizia nelle scuole. Il disegno di legge prevede che "a decorrere dall'anno scolastico 2013/2014" il budget utilizzato dalle scuole per acquistare all'esterno i servizi di pulizia verrà ridotto di 25 milioni a partire dal 2014 e di 49,8 milioni di euro a decorrere dal 2015: il 13 per cento del totale speso nel 2012.

Fondo di finanziamento agli atenei. Cresce la cosiddetta quota premiale del Fondi di finanziamento ordinario degli atenei, che ammonta al 13,5 per cento dell'intero finanziamento statale. Nel 2014 passerà ad una quota "non inferiore al 16 per cento", a non meno del 18 per cento nel 2015 e al 20 per cento nel 2016. Per passare al 30 per cento con successivi incrementi non inferiori al 2 per cento all'anno entro il 2021.

Sblocco parziale del turn-over all'università. Col decreto del fare il turn-over all'università passa dal 20 al 50 per cento dei pensionamenti. Dal 2008, gli atenei virtuosi potevano assumere un nuovo docente ogni cinque pensionati. Con questo provvedimento si libereranno posti per 1.500 docenti ordinari e 1.500 nuovi ricercatori in Tenure track, un percorso che a cinque anni dall'assunzione prevede una valutazione per passare ad associato.

Finanziamenti alla ricerca. Sono previsti "interventi straordinari diretti al sostegno e allo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale e di ricerca industriale".
I progetti da finanziare riguardano soprattutto lo sviluppo di start-up innovative (quelle società che hanno come scopo lo sviluppo, la produzione e  la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico) e di spin-off universitari (nuove imprese che, a partire da imprese preesistenti, perseguano idee innovative in un ambito di ricerca universitaria per dare uno sbocco sul mercato all'innovazione in questione mediante una nuova società).