Carrozza, i prof universitari sono
privilegiati: di A.G. La Tecnica della Scuola 5.8.2013 Altrimenti si rischia di trasmettere un sapere superato e di fare una cattiva didattica: così il ministro dell’Istruzione risponde ad un quotidiano che gli chiedeva un commento sui dati diffusi nei giorni scorsi dall'Anvur sugli atenei italiani. ''Non credo si possa fare buona didattica senza, di pari passo, aggiornarsi, produrre''. A dirlo, rispondendo al quotidiano ‘Il Mattino’ in edicola il 5 agosto, è stato il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, riferendosi ai docenti universitari ed in particolare ai dati diffusi nei giorni scorsi dall'Anvur, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, sui meriti degli atenei italiani. ''I professori universitari sono dei privilegiati – ha detto Carrozza - che non possono non innovare o fornire spunti scientifici nuovi. Altrimenti si rischia di trasmettere un sapere superato''. Riguardo alle discussioni aperte sui parametri Anvur, che per alcuni non tengono conto dell'attività didattica, Carrozza sostiene: E aggiunge: ''È inaccettabile un accademico che non produce nulla''. Infatti, sottolinea, ''senza un'adeguata e nuova produzione scientifica, la didattica muore''. Secondo Carrozza ''il problema è la capacità di attrarre giovani validi e preparati, con giusti stimoli, retribuzioni adeguate, riconoscimenti. Alcune regole – evidenzia - vanno cambiate''. Inoltre la titolare dell'Istruzione ammette che ''il blocco del turn over ha penalizzato le Università per anni. Speriamo che, per il prossimo anno, si riesca a sbloccarlo, con – fa sapere - nuovi innesti almeno al 30 per cento''. A proposito della revisione dei test di accesso all'iscrizione universitaria, il ministro spiega: ''Abbiamo gruppi di lavoro impegnati su questo tema''. Lasciando così capire che una decisione in merito, per il prossimo anno, non è stata ancora presa. |