Pensioni 2013, Giovannini:
“Nessuna contro riforma Fornero”

Il ministro del Lavoro conferma che non ci sarà
nessuna legge di abrogazione della norma in vigore

 Finanza in Chiaro.it, 5.8.2013

La riforma delle pensioni 2013 non si farà. Parola del ministro del lavoro Enrico Giovannini che, intervenendo a una videochat con il Tg1, ha ribadito l’assoluta convinzione del governo di non stravolgere l’impianto della legge Fornero.

Insomma, continuano i segnali negativi per quei pensionati che attendono di vedere il welfare rimodellato dopo la cura shock del ministro nel governo tecnico di Mario Monti, che ha imposto dei requisiti troppo rigidi per migliaia e migliaia di lavoratori. Tra l’altro, provocando, come ampiamente risaputo, il dramma degli esodati.

Anche i pochi spiragli per una riforma in senso compiuto delle pensioni e delle regole che determinano la possibilità di accedere ai trattamenti, insomma, paiono ormai chiudersi.

Non solo il ministro ha smentito se stesso quando, in un’altra converszioone di qualche settimana fa, aveva confermato l’intenzione del governo di mettere mano al comparto welfare nel prossimo mese di settembre. Le sue ultime affermazioni, ora, arrivano a ruota della conferma del blocco in commissione della proposta di Casare Damiano, che accorpava una serie di idee per il rinnovamento delle pensioni a seguito della pesante mano di Elsa Fornero.

Dunque, tutto fermo, sia dalle parti del Parlamento che a quelle del governo. Il ministro, però, lodando l’impianto del decreto lavoro per quanto riguarda i bonus assunzioni ai giovani, ha anche parlato dell’efficacia che dovrebbe avere, in termini di welfare, il turnover generazionale, una delle misure più chiacchierate degli ultimi tempi per rivedere la legge Fornero.

Dunque, ancora l’ultima parola non è stata detta, ma chi si aspetta profonde modifiche alla legge in vigore resterà deluso, anche a fronte degli 80 miliardi di risparmi che – in base alla legge 2011 - dovrebbero arrivare da qui al 2020 per le casse dello Stato, con i bilanci dell’Inps ormai in rosso stabile, che continuano a piangere miseria, non riuscendo a contrastare l’aumento vertiginoso della spesa previdenziale. Tutto questo, mentre sono oltre 7 milioni – secondo i dati più aggiornati – le pensioni al di sotto dei mille euro al mese.