"Decreto scuola" a costo zero di R.P. La Tecnica della Scuola 15.8.2013 Le anticipazioni che circolano nel WEB confermano le nostre previsioni. La "bufala" dei fondi per l'aggiornamento in materia di innovazione tecnologica: i 10milioni di euro verranno sottratti alle risorse destinate alle scuole per l'ampliamento dell'offerta formativa. Non sappiamo ancora quanto siano attendibili le bozze dei provvedimenti sulla scuola che stanno circolando in queste ore perché, nonostante il periodo festivo, i tecnici dei diversi ministeri (Istruzione ed Economia innanzitutto) sono al lavoro per definire con precisione gli interventi possibili e per trovare le coperture finanziarie. Forse qualcosa di più si potrà sapere la prossima settimana, ma per intanto si possono già intuire le linee ispiratrici del provvedimento. Detto in estrema sintesi: la maggior parte delle misure non avranno costi, quelle che ne avranno saranno finanziate con fondi già a disposizione del Miur. Fra le norme che dovrebbero passare senza troppe difficoltà, proprio perché prive di costi aggiuntivi, si sono quella che prevede la soluzione del problema dei concorsi per dirigenti scolastici (verranno conferiti incarichi di presidenza solo per il 2013/2014 in modo da garantire il regolare funzionamento delle scuole).
Potrebbe poi essere modificata la
norma sul tetto minino di alunni per garantire l’assegnazione di
dirigente scolastico e DSGA alle istituzioni scolastiche. Molto
semplicemente i criteri dovranno essere stabiliti con un accordo
Stato-Regioni ma ovviamente non si potranno ampliare le dotazioni
organiche fissate a livello nazionale. Ma il vero “capolavoro” politico-contabile riguarda il fondo di 10milioni di euro per le iniziative di formazione in materia di innovazione tecnologica di cui il ministro Carrozza parla da diversi giorni. Le risorse verranno reperite mediante una corrispondente riduzione del fondo previsto dalla legge 440/97 a sostegno dell’autonomia scolastica. Insomma, i lettori ci scuseranno per la scarsa eleganza linguistica, ma questo ci sembra davvero il gioco delle tre carte. Nel provvedimento si parla anche di una possibile soluzione delle questioni “quota 96” e “docenti inidonei” ma nulla si dice sulla copertura finanziaria e questo – a nostro parere - la dice lunga sulla reale intenzione del Governo di dare soluzione al problema. Se per sostenere il piano di digitalizzazione si fa fatica a trovare 10milioni di euro figuriamoci come si potranno trovare i soldi per il resto. |