Non penalizzare l’inclusione con altri tagli «Ridurre i fondi dei Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali (GLIP), struttura organizzativa fondamentale e unico organismo in cui sono presenti i rappresentanti delle associazioni, intralcia ulteriormente il recupero di qualità dell’inclusione scolastica»: la FISH chiede pertanto di evitare ulteriori tagli in questo settore e pretende anche spiegazioni sull’utilizzo dei finanziamenti destinati per legge proprio a migliorare l’inclusione di S.B. Superando 21.8.2013
«I GLIP
(Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali) sono una struttura
organizzativa fondamentale nell’impalcatura della Legge Quadro 104/92
[articolo 15, N.d.R.], poiché consentono di essere
interfaccia tra il Ministero e le sue articolazioni decentrate a
livello regionale e le scuole autonome singole o in rete. La
riduzione di funzionamento dei GLIP, già resa assai difficile per la
continua riduzione degli ispettori tecnici e dei docenti comandati,
intralcia ulteriormente il recupero di
qualità dell’inclusione, di contro fortemente rilanciato
nella recente Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità
di Bologna». Sempre in àmbito di inclusione scolastica, poi, un’altra questione urgente è stata sollevata dalla Federazione, vale a dire quella riguardante l’utilizzo dei fondi relativi alla Legge 69/00 (Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap). «Risulta infatti – si legge a tal proposito nella lettera di Barbieri – che i finanziamenti di cui alla Legge 69/00 siano rifluiti nel Fondo Unico per il funzionamento delle istituzioni scolastiche». «Vorremmo pertanto sapere – è la richiesta – come sia possibile che un finanziamento con vincolo di destinazione per legge si possa abolire con un atto amministrativo, un finanziamento per il quale le associazioni di persone con disabilità e i loro familiari hanno lottato e che costituisce l’unica fonte di supporto finanziario alle iniziative per il miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità». |