TRASTEVERE

Precari della scuola,
sit in e prima notte in tenda

La protesta degli insegnanti davanti al ministero dell'Istruzione:
«No al concorso, abbiamo già dato. Il governo ci offende»

Giuseppe Sarcina Il Corriere della Sera ed. di Roma, 5.9.2012

ROMA - Accampati con le tende nei giardinetti davanti al ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere, gli insegnanti precari che manifestano contro il concorso annunciato dal ministro Francesco Profumo hanno trascorso la loro prima notte in tenda. Nemmeno la pioggia li ha fatti desistere. Negli striscioni la delusione dei prof: «Monti come Tremonti, e la scuola paga i conti», «Il precariato ci annoia, il governo ci offende».

SIT IN PER 500 - Martedì hanno partecipato in «circa cinquecento» al sit-in. Alcuni poi hanno deciso di proseguire con un «presidio permanente» e di riunirsi in un'assemblea nazionale domenica a Roma alle 9.30 in via Galilei 57. La piazza è stata prenotata per tre giorni. «Se vogliamo bloccare davvero il concorso la lotta deve proseguire», sottolineano in una nota i Precari uniti, da anni inseriti nelle graduatorie dei supplenti.

«NO AD ALTRE PROVE» - «Il concorso non si deve fare - sostengono i docenti i precari - perché noi abbiamo già dato. Ci siamo laureati, abbiamo fatto concorsi, corsi di aggiornamento. E ora ci chiedono di metterci di nuovo alla prova dopo anni di precariato in cattedra». Alcuni rappresentanti sindacali, sempre martedì, sono stati ricevuti dai tecnici di Profumo, ma gli insegnanti non mollano: «A meno che non ci dicano che il bando non esce il 24 settembre rimaniamo qui».