Gli studenti sono 7.862.470, La Tecnica della Scuola, 16.9.2012 Quasi 8milioni gli studenti tra i banchi. In aumento rispetto allo scorso anno: +36.238. Dopo gli edifici, le cifre su studenti e docenti. Il Miur comunica i dati. Per quanto riguarda gli studenti, rispetto allo scorso anno scolastico 2011/2012 si registra un aumento di 36.238 unità, così distribuiti: +3.146 nella scuola dell’infanzia, +11.097 nella primaria, + 20.891 nella secondaria di II grado, mentre nella secondaria di I grado si assiste ad una diminuzione pari a 4.461 studenti. Complessivamente gli studenti, considerate tutte le scuole di ogni ordine e grado, sono 7.862.470, per 365.255 classi e 625.878 posti in organico.
In particolare, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, sono in
aumento le sezioni (+351) che passano da 42.770 a 42.922, dando la
possibilità ad oltre 3mila bambini in più di frequentare questo
grado di scuola.
Con riferimento all’anno scolastico 2011/2012, sono 755.939 gli
studenti con cittadinanza non italiana che frequentano le nostre
scuole. Di questi, il 44,2% è nato in Italia (334.284 in valore
assoluto). Da questo punto di vista, le percentuali maggiori si
registrano in Lombardia e Veneto dove la metà degli studenti
stranieri iscritti (il 50,9%) è nata in Italia.
Sono i licei ad assorbire la maggior parte degli iscritti alle prime
classi della scuola secondaria di II grado per l’anno appena
iniziato, con una percentuale del 46,6%. Segue l’istruzione tecnica
con il 32% e l’istruzione professionale con il 21,4%. Tuttavia,
considerato nel suo complesso, la maggior parte dei nuovi iscritti
ha scelto il settore dell’istruzione tecnica e professionale
(53,4%), con un aumento rispetto allo scorso anno dell’1,5%
nell’istruzione professionale e dello 0,4% nell’istruzione tecnica.
In applicazione del piano triennale di assunzioni sono state
autorizzate 21.112 immissioni in ruolo. E dopo 10 anni di tagli ai
posti in organico, di cui 5 consecutivi, quest’anno vengono
interamente confermate le cifre del passato anno scolastico.
Pertanto, il totale dei posti normali resta di 625.878. Tuttavia,
considerato l’aumento degli studenti, se da un lato si è arrestato
il trend negativo degli ultimi anni, dall’altro non è stato
possibile reperire ulteriori risorse capaci di compensare
l’incremento demografico. A fronte di queste cifre, il numero delle
classi rimane sostanzialmente stabile passando da 364.904 a 365.255
(+351). Una leggera crescita che consente, comunque, di limitare il
fenomeno dell’affollamento delle classi.
Per il sostegno attualmente si confermano i dati dell’anno
2011/2012: 197.639 alunni disabili e 97.636 posti di sostegno.
Tuttavia, pur non essendo ancora completo l’inserimento al sistema
dei dati di organico di fatto, tenendo conto dell’andamento
registrato negli ultimi anni il Ministero prevede un aumento di
oltre 4mila alunni disabili e di almeno 2mila posti di sostegno.
A seguito del dimensionamento, cioè gli accorpamenti tra più
istituzioni scolastiche, le scuole autonome sono passate da 10.219 a
9.134. Tra queste, 1.154 sono le sedi sottodimensionate, cioè con
meno 600 alunni (o meno di 400 alunni nelle scuole di montagna o
nelle piccole isole), alle quali non è possibile assegnare un
Dirigente scolastico titolare, né il DSGA (Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi). Pertanto, le sedi assegnabili sono 7.980
mentre i dirigenti scolastici in servizio sono 7.962, di cui 859
appena nominati. Questi ultimi, in particolare, sono circa il 10%
del totale e rappresentano un segnale dell'impegno
dell'Amministrazione per il regolare rinnovamento della dirigenza, a
cominciare da quella - più importante - a diretto contatto con gli
studenti. Nella scuola primaria aumentano le classi a tempo pieno che passano dalle 38.386 dell’anno scolastico 2011/2012 a 39.670 dell’anno appena iniziato. L’aumento dunque è pari a 1.284 classi. Se quindi diminuisce leggermente il totale delle classi della scuola primaria (dalle 132.270 dello scorso anno alle 132.193 di quest’anno), aumentano quelle in cui è attivato il tempo pieno, per un miglioramento complessivo della qualità dell’offerta formativa. |