L'intervento

Aule senza tecnologia

 Pasquale Almirante La Sicilia, 9.9.2012

Con il famoso decreto "spending review" il ministro dell'istruzione, Profumo, aveva garantito che a partire dall'anno scolastico 2012/13 tutte le scuole sarebbero state digitalizzate, nel senso che le procedure amministrative e i rapporti con i docenti, famiglie e alunni si sarebbero avuti coi nuovi sistemi tecnologici. Si sarebbero dovuti adottare i registri online in modo che in tempo reale i genitori avrebbero saputo, non solo se il figlio era presente a scuola, visto che l'assenza è visibile sullo schermo delle case collegato al pc del professore, ma anche l'eventuale voto all'interrogazione, tagliando così di netto sia i libretti di giustificazioni e sia pure i patemi per l'esito della preparazione, compiti scritti compresi. Ma c'è stato pure l'annuncio, disatteso, delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie via e-mail, cestinando così il diario e le circolari da fare vidimare a casa, mentre il dialogo tra i prof e le segreterie per gli scrutini doveva avvenire in forma automatica.

E fra gli annunci si diceva che le iscrizioni sarebbero avvenute esclusivamente online sul sito del Miur, glissando le scuole, alle quali solo dopo si sarebbe comunicata la composizione delle classi. Questa rivoluzione digitale, imposta per legge, sarebbe dovuta partire senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, nella convinzione che tutte le scuole fossero muniti di tali strumentazioni e che le famiglie soprattutto disponessero dei sistemi tecnologici tanto cari a Profumo. Purtroppo la realtà è stata altra rispetto all'attesa rivoluzione digitale, dal momento che molte scuole continuano a usare registri cartacei e a comunicare con le famiglie tramite gli ottocenteschi pizzini.

Una avventura tecnologica che purtroppo non ha trovato conferma all'apertura del nuovo anno, mentre si scopre che alcune scuole sono ancora prive di collegamento a internet e saranno costrette perfino a svolgere gli scrutini come sempre. Ma c'è di più: l'annuncio per "megafono giornalistico" delle pagelle online. E' vero che siamo all'inizio dell'anno scolastico, ma se le premesse sono queste la pagella tecnologica dovrà ancora aspettare benché, proprio della sua mancanza, nessuno si accorgerà visto che una cosa è avere il pezzo di carta dalla segreteria della scuola, un'altra guardarla sullo schermo del pc.