ROMA «Credo che il paese sia cambiato,
nelle scuole ci sono studenti che vengono
da culture, religioni e paesi diversi.

Credo che debba cambiare il modo di fare scuola

 Il Tempo, 26.9.2012

Ci vuole una revisione dei programmi». Lo ha affermato alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico il ministro dell'Istruzione, Profumo. Un discorso che vale per l'ora di religione, ma anche «per l'ora di geografia», che, secondo Profumo, si può studiare anche ascoltando le testimonianze di chi viene da altri paesi. Immediata la reazione del mondo cattolico.

«È importante il rinnovamento della didattica nel metodo - concede il cardinale Ravasi - ma il messaggio evangelico e i grandi insegnamenti cristiani vanno sempre insegnati». La Cei ricorda che l'ora di religione «non è una lezione di catechismo, bensì un'introduzione a quei valori fondanti della nostra realtà culturale che trovano la propria radice proprio nel cristianesimo».

Insorgono gli insegnanti di religione: Orazio Ruscica, presidente del Sindacato autonomo degli insegnanti di religione, ricorda al ministro che l'educazione multiculturale alle religioni è già prevista e attuata. «Apprezziamo le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Profumo sulla necessità di rivedere i programmi scolastici - sostiene il presidente del Movimento genitori Maria Rita Munizzi - L'ora di religione, così come è prevista e organizzata attualmente, finisce per svilire il senso stesso della materia che non è più trasmissione del senso religioso».