... e la banda larga divide da Tuttoscuola, 17.9.2012 Oltre alle divergenze tra gruppi politici, per opinioni contrastanti sull’impiego del tablet che il ministro Profumo ha deciso di assegnare ai docenti di secondaria di quattro regioni meridionali sono scesi in campo ex-ministri e ministri. Lo ha fatto Tullio De Mauro, professore emerito ed ex-ministro dell’istruzione che ha dichiarato nel suo intervento a 'Lector in fabula' in corso a Conversano (BA): “Cosa potrebbe fare un ministro dell'Istruzione per informatizzare il sistema scolastico? Molto. Ma non serve a nulla se non prevediamo un collegamento tramite banda larga: sono soldi inutili che, tra l'altro, visto come procedono le decisioni, rischiamo di spendere”. De Mauro ha anche criticato la politica di Profumo perché “In questi mesi non ha fatto nulla, a parte annunci. Nulla, tranne una leggina piratesca infilata nel decreto sulla spending review”. Profumo si è detto “dispiaciuto” della polemica a distanza con Tullio De Mauro e si è invece detto convinto che il “professore, che ben ha presente la realtà scolastica in quanto ex ministro della Pubblica Istruzione, conoscendo meglio i progetti, gli obiettivi e le azioni che sta realizzando viale Trastevere, potrebbe condividerne le finalità”. Per questo Profumo ha invitato De Mauro al ministero per “illustragli di persona quali sono le azioni a cui stiamo lavorando alacremente per dotare le scuole non solo del tablet, ma di una infrastruttura adeguata al miglior utilizzo delle nuove tecnologie”. In difesa di Profumo e contro le altre polemiche venute dal mondo politico è sceso il collega Fabrizio Barca. “Non ci sono dubbi che i tablet consentano il ricorso a strumenti più ricchi di un libro. Sono sorpreso. Sanno tutti che per via di una pessima capacità di spesa dei fondi comunitari, specie al Sud, noi abbiamo fondi inutilizzati. Sarà un prototipo per tutti”. |