Organico di fatto e di diritto. di Paolo Fasce Pavone Risorse, 19.9.2012 Questa puntata della rubrica contiene il testo di una lettera inviata nei giorni scorsi a diversi soggetti istituzionali Paolo Fasce a nome del Comitato Precari Liguri della Scuola
e per conoscenza
con la presente, a nome del Comitato Precari Liguri della Scuola, desidero portare alla vostra attenzione alcuni numeri che credo vadano analizzati attentamente. Nella scuola secondaria di secondo grado, oggi sono assunti a tempo indeterminato ("di ruolo"):
AD01: 26 insegnanti (area scientifica)
I posti vacanti e le assunzioni di quest'anno (rispettivamente
0/2/2/1) non cambiano la sostanza di questi numeri.
Primaria: 215 posti + 207 ore di spezzoni. Al netto dei posti somma di spezzoni che nel seguente calcolo trascuro, ne risultano le seguenti proporzioni:
AD01: 67% dell'organico di fatto è precario.
Il numero di posti della primaria e della secondaria di primo grado,
forse non avranno tali proporzioni (non ci sono noti i numeri
complessivi sulla provincia), ma il valore assoluto (215 posti e 97
posti) ci pare comunque assai rilevante. Questa inadeguatezza del numero dell'organico di diritto sul sostegno impedisce nuove assunzioni determinando così diversi danni ai 27.121 insegnanti di sostegno italiani che lavorano grazie ad incarichi annuali (fonte: http://www.orizzontescuola.it/node/25937), ma soprattutto danneggiando altrettanti utenti svantaggiati, e relative famiglie, privandoli di una fondamentale continuità didattica. Si richiede pertanto che i vostri Uffici, ciascuno secondo le proprie responsabilità e competenze, si attivino nelle opportune sedi al fine di aggiornare il numero degli insegnanti di sostegno nell'organico di diritto, sulla base dei dati reali che con la presente ci pare abbiamo presentato a partire dalla documentazione resa disponibile sul sito www.istruzionegenova.it Nel manifestare disponibilità ad illustrare i presenti dati e le nostre aspettative sul tema anche in un colloquio presso i vostri uffici, ci è gradita l'occasione per salutare cordialmente e augurare buon lavoro. |