Sostegno: emergenza in tutta Italia

Sono ancora aumentati gli allievi disabili ma non i docenti di sostegno.
Ad ogni allievo, perciò, spettano poche ore

Tina Naccarato da Disabili.com, 20.9.2012

Il MIUR ha stabilito che il numero dei docenti non può superare quello dello scorso anno scolastico. Poiché quello degli allievi è però aumentato, le classi sono diventate ancora più numerose. Questa scelta, purtroppo, riguarda anche il sostegno. In questo caso ne deriva che ciascun docente dovrà essere presente in diverse classi; perciò, le ore che potrà dedicare a ciascuna di esse sono ulteriormente diminuite. Ancora una volta risulta disatteso il rapporto 1:1 previsto per le situazioni di gravità, nonché quello medio di 2:1. In molti casi, il rapporto sale a 3:1 o addirittura 4:1. Significa seguire un alunno per 4-5 ore a settimana. Significa riuscire a fare ben poco.

EMERGENZA IN TUTTA ITALIA - A Viterbo gli insegnanti di sostegno sono sempre di meno, mentre i ragazzi disabili continuano ad aumentare. A Nuoro alcuni genitori hanno denunciato che i loro figli avranno un insegnante di sostegno per poche ore alla settimana, indipendentemente dalla gravità del disturbo e dalle necessità individuali. I genitori saranno perciò costretti a riportarli a casa, privandoli così di ore preziose di formazione e di socializzazione. Anche a Sassari la situazione è drammatica: mediamente è assegnato un insegnante di sostegno ogni quattro alunni e i collaboratori sono sempre meno. La protesta e il malumore dilagano, anche perché sono carenti pure gli assistenti all'autonomia. A Milano gli allievi con deficit uditivo non potranno avere assistenza. La provincia ha infatti tolto e non solo tagliato i fondi destinati ai bambini sordi e/o ciechi, per problemi di copertura finanziaria. "Colpa della spending review", dicono le amministrazioni, "i soldi arriveranno". Non va meglio in Sicilia, dove si registra la medesima situazione; inoltre, il Sindacato Famiglie italiane Diverse Abilità (S.F.I.D.A.) denuncia anche la presenza di classi numerose con alunni disabili gravi. Anche in Liguria mancano insegnanti curricolari, di sostegno, operatori e assistenti. Non diverso è l'avvio dell'anno scolastico in tante altre province di tutta Italia. Così, con l'assistenza sempre più carente, il numero degli insegnanti di sostegno dimezzato, quello dei curricolari ridotto all'osso e con i collaboratori che non bastano più per dare una mano, la situazione per i bambini disabili, in continuo aumento, rischia di diventare insostenibile.

Non meno problematica è, d'altra parte, la situazione di quelle province in cui vi è stato un aumento dei posti di sostegno. A Genova la scuola è infatti iniziata quando mancavano all'appello oltre 300 insegnanti, perché il numero dei docenti specializzati è decisamente inferiore al fabbisogno. Anche a Como, per la stessa ragione, a lezioni iniziate, mancano all'appello circa 140 insegnanti di sostegno e pertanto le scuole dovranno chiamare docenti non specializzati, appartenenti alle Graduatorie d'Istituto. Così è anche in tutto il Veneto e in Piemonte. I corsi di specializzazione, che forniscono strumenti normativi, didattici, curricolari e più in generale competenze specifiche per svolgere la professione dell'insegnante di sostegno, sono bloccati in quasi tutte le università ormai da tempo. Perché?