ROMA
Domani sarà pubblicato il bando per il nuovo concorso per
diventare professori nelle scuole italiane. Che cosa bisognerà fare?
Innanzitutto è necessario avere un pc e una connessione Internet
perché il bando sarà pubblicato domani solo sul sito del Miur. A
quanto pare dal giorno della pubblicazione chi sarà in possesso dei
requisiti avrà 30 giorni di tempo per iscriversi.
Chi sarà ammesso?
Gli abilitati. Sono previste alcune deroghe, ad esempio per i
candidati in possesso di titoli di studio in istituti magistrali per
la scuola dell’infanzia e primaria, oppure per i diplomati presso le
accademie di Belle arti e i Conservatori per scuole secondarie di
primo e secondo grado.
Quando si terrà la prima prova?
Sarà una preselezione. Dovrebbe tenersi entro dicembre. I candidati
saranno chiamati a superare una prova a carattere nazionale,
organizzata sulla base di quiz con domande a risposta multipla: 50
domande, 50 minuti per rispondere. Le domande di tipo
logico-deduttivo saranno 36, quelle di informatica 7, quelle di
lingua altre 7. Tutto l’esame si svolgerà al computer, in aule
appositamente attrezzate, ogni candidato riceverà la propria
password. Ogni risposta giusta vale un punto, una sbagliata meno
uno, zero punti se non si risponde. Stando a quanto è stato riferito
ai sindacati, il punteggio minimo per essere ammesso alle prove
successive sarà di 35 punti. Le 50 domande saranno scelte da un
software in modo casuale, su una batteria di 3.500 domande che
verranno rese pubbliche in largo anticipo così che i candidati
possano esercitarsi per prepararsi all’esame.
Dopo la prima prova?
Chi avrà ottenuto i punteggi necessari potrà sostenere la seconda
prova. Si terrà presumibilmente a gennaio. Anche in questo caso i
candidati si troveranno di fronte ad un questionario, ma non
dovranno scegliere tra più risposte prestabilite, ma fornire invece
risposte aperte. Chi si candida a insegnare discipline scientifiche
e tecnico-pratiche che contemplano attività di laboratorio svolgerà
anche una prova di laboratorio.
È prevista anche una prova orale?
Sì, si terrà entro l’estate. Ad ogni candidato verrà chiesto di
simulare una lezione di 30 minuti davanti ad una commissione
composta da tre esaminatori. L’argomento della lezione verrà
estratto dal candidato 24 ore prima dell’esame. La commissione potrà
anche decidere di approfondire la conoscenza delle lingue straniere
(l’inglese sarà obbligatorio per i candidati alle primarie), della
legislazione scolastica e delle norme disciplinari.
Quanti sono i futuri professori in arrivo?
In ballo ci sono 11.542 nuovi insegnanti di ruolo. Di questi, 7.351
otterranno la loro cattedra a partire dall’anno scolastico 2013-14,
mentre per gli altri 4.191 dal 2014-15. Profumo ha promesso che da
questo concorso non nasceranno nuove graduatorie. Questa volta il
concorso o si vince o si perde.
Che cosa insegneranno?
Le cifre non sono ancora definitive. Secondo uno schema consegnato
nei giorni scorsi ai sindacati, circa un terzo dei neoassunti (3.500
docenti) saranno maestri delle primarie, 2.300 insegnanti di «ambito
lettere» alle superiori, 1.400 assunti alla scuola dell’infanzia, e
poi insegnanti di scienze, disegno, educazione artistica, latino e
materie letterarie, educazione tecnica nelle medie e anche 51
insegnanti di filosofia. Le assunzioni per il sostegno sarebbero
circa un migliaio. Ancora non si sa come si distribuiranno i posti
sul territorio nazionale, anche se già è noto che in molte regioni
del Nord i concorsi per alcune categorie di insegnanti non saranno
neanche banditi.
Quanto costerà il concorso?
«Un milione di euro», ha risposto il ministro dell’Istruzione
Francesco Profumo. Gran parte delle spese è legata ai compensi per i
membri delle commissioni giudicanti. Sono stati invece notevolmente
abbattuti tutti gli altri costi grazie alla procedura informatica,
che oltretutto consentirà di valutare i risultati dei test nell’arco
di pochissimi minuti: i candidati sapranno subito se hanno superato
la preselezione oppure no.
Ma i precari sono soddisfatti?
Sabato hanno sfilato a Roma per protestare. Secondo Mimmo Pantaleo,
segretario della Flc-Cgil, sarà «un concorso inutile e costoso».
Inutile perché, sostengono i sindacati, a questo concorso possono
partecipare praticamente solo i precari già inseriti nelle
graduatorie, da anni in attesa di assunzione.
Il Miur riuscirà ad evitare che anche questo concorso si
trasformi nell’ennesimo flop?
Il ministro Profumo si assume la piena responsabilità: «Da parte mia
ci sarà una grande attenzione alla preselezione e a come verranno
costruiti e progettati i test», ha assicurato.