Concorso docenti in chiaro-scuro. da Tuttoscuola, 3.9.2012 Se le ragioni di fondo e di principio ci sono tutte per dire di sì a nuovi concorsi, non mancano però perplessità, riserve e preoccupazioni sulle forme e sulle modalità della nuova selezione meritocratica come sembrano emergere da quanto annunciato dal ministro Profumo. Profumo ha più volte affermato che si tratta di un concorso aperto ai giovani, ma sembra invece che saranno principalmente i meno giovani ad essere i destinatari di questa selezione. I giovani laureati, quasi tutti privi di abilitazione, non potranno partecipare, compresi i 20 mila ammessi ai corsi TFA. Né potranno partecipare nemmeno all’annunciato prossimo concorso di primavera riservato ai soli abilitati. E non saranno pochi, visto che in 180mila avevano presentato domanda di accesso ai corsi TFA e solo 20 mila di loro conquisteranno l’anno prossimo la sospirata abilitazione. C’è un’altra comprensibile preoccupazione: la preselezione mediante test. Dopo quanto successo l’anno scorso con i test del concorso per dirigenti scolastici (è in corso un vistoso contenzioso che tra l’altro ha prodotto già l’annullamento delle procedure concorsuali in Lombardia e Calabria) e con quelli più recenti per l’ammissione ai corsi TFA (il ministero ha dovuto annullare d’ufficio vari item), è sembrata un po’ eccessiva la sicurezza del ministro che ha garantito test a prova di errore e capaci di selezionare la necessaria quantità di candidati per portare a termine la procedura concorsuale. Poi c’è l’incognita della tempistica effettiva per concludere in tempo i concorsi per il 1° settembre 2013. Soprattutto per la scuola secondaria i tempi tecnici potrebbero essere più complessi del previsto. L’attuale esperienza dei concorsi per dirigenti scolastici di Campania e Sicilia che non hanno ancora conclusa la fase della correzione degli scritti lascia intendere che spesso i tempi effettivi sono diversi da quelli virtuali. Per non parlare delle commissioni giudicatrici e del partito trasversale dei ricorsi... |