Sezioni primavera/1. da TuttoscuolaNews, n. 550 17.9.2012 Il grido d’allarme lanciato da Tuttoscuola la settimana scorsa sul rischio di scomparsa delle sezioni primavera ha trovato purtroppo conferma. La Fism, la Federazione delle scuole materne, dopo aver rilevato che, contrariamente alle ripetute assicurazioni dei mesi scorsi, i contributi statali per il 2012 non sono stati messi a disposizione né dal MIUR, né dal Dipartimento della Famiglia, nonostante ci fossero state autorevoli indicazioni a voler potenziare il servizio, ha evidenziato che le sezioni primavera costituiscono un’irrinunciabile risposta socio-educativa alle esigenze di molte famiglie italiane e di molte madri lavoratrici. La loro chiusura costituirebbe un danno rilevantissimo che colpirebbe soprattutto le giovani famiglie. Comprensibile la presa di posizione della Fism, visto che il 55% delle sezioni funziona presso scuole dell’infanzia paritarie associate. La sen. Bastico (PD) che nel 2007, come viceministro dell’istruzione, aveva tenuto a battesimo le sezioni primavera, ha presentato un’interrogazione urgente perché il ministero dell'Istruzione chiarisca sulle notizie relative allo storno di 12 milioni di euro per le sezioni primavera verso altre finalizzazioni da parte del Miur e sulla mancata previsione da parte del Dipartimento per la famiglia di ogni contributo da destinare a favore di tali attività scolastiche. La parlamentare chiede al ministro Profumo se abbia eventualmente deciso di porre fine ad un servizio educativo che è importante per i bambini e in molti casi indispensabile per le famiglie; il che costituirebbe una decisione gravissima. Sembra che le prese di posizione abbiano creato un certo imbarazzo nell’entourage del ministro Profumo che personalmente (e con lui anche il sottosegretario Rossi Doria) nel corso di incontri istituzionali (es. con l’Anci) aveva assicurato un suo impegno per il potenziamento del servizio. Il ministro tradito dai vertici ministeriali? La risposta potrebbe arrivare tra pochi giorni in Parlamento nel riscontro all’interrogazione della sen. Bastico. |