Legge Aprea su governance. da Orizzonte scuola, 29.9.2012 red - Una delle modifiche che è passata in sordina riguarda il ruolo delle "entità" esterne alla scuola. Accolte anche le proposte per rappresentanza del personale amministrativo, tecnico e ausiliare. Una riforma epocale che rivede profondamente l'organizzazione dell'attuale assetto previsto dai decreti delegati del 1974.
Uno del cambiamenti più
significativi è sicuramente la trasformazione del Consiglio
d'Istituto in Consiglio dell'Autonomia. E su di esso si è
concentrato il dibattito che ha condotto a diverse modifiche
rispetto alle bozze circolanti prima dell'approvazione da parte
della VII commissione cultura alla Camera.
Una di queste modifiche
riguarda l'inserimento nel punto b del comma 5 dell'articolo della
diciturà "libertà professionale", come termine di dialogo tra i
docenti e le famiglie nelle scelte educative. Una correzione non
certo trascurabile che sancisce quella che è la libertà degli
insegnanti nello svolgimento della propria professione.
Il testo licenziato
dalla Camera specifica in modo inequivocabile che la rappresentanza
eletta di genitori e studenti (nelle scuole secondarie di secondo
grado) è paritetica con quella eletta dai docenti. Una modifica che
risponde, da un lato alle richieste delle associazioni dei genitori,
dall'altra fuga le perplessità delle organizzazioni studentesche che
temevamo per la propria rappresentanza.
Si tratta di una delle
novità inserite nel testo licenziato, ed una delle più
pubblicizzate, che accoglie alcune delle richieste da parte del
mondo amministrativo e ausiliare Si tratta di un punto molto contestato dalle organizzazioni sindacali e da alcune forze politiche come IdV, nonchè dai precari e dal mondo studentesco. Parliamo delle realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei servizi che entreranno a far parte del Consiglio d'Autonomia e che ha generato l'accusa di voler privatizzare la scuola pubblica Rispetto alle precedenti versioni, nel testo licenziato dalla Camera scompare il diritto di voto dei soggetti esterni nell'ambito delle decisioni del Consiglio di Autonomia. Rimane un generico "contributo alla vita della scuola", da parte delle entità esterne, "ciascuna secondo i propri compiti e le proprie attribuzioni" Un ruolo alquanto nebuloso, soprattutto tenuto conto che la presenza ed il ruolo delle entità esterne non è stato toccato nei "nuclei di autovalutazione" che avranno un ruolo molto importante nella gestione della offerta didattica della scuola.
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