Note sull’articolo di Roger Abravanel (1), clonato acriticamente da Pietro Ichino (2).

Ed oraaa …. unbeeellapplausooo ….
...ai “migliori insegnanti”

di Vincenzo Pascuzzi, 11.9.2012

Il riferimento è al contenuto dell’articolo e non al suo autore, che pure è stato indicato come stregone o guru del precedente ministro (3), e nemmeno al giuslavorista che lo apprezza (4).

Già numerosi, e quasi tutti critici, i commenti all’articolo in questione (5) ÷ (10) indicano che in esso si fa riferimento non alla realtà “reale”, concreta, vissuta e sofferta della scuola ma a una sua rappresentazione indiretta, mediata, ipotetica, filtrata, edulcorata, strumentale, di comodo, oppure “ideologica”: sembra un articolo scritto da chi sta sopra le nuvole.

Forse alcune riflessioni si possono ancora aggiungere. Vediamo.


1) Il titolo, “Gli studenti meritano i migliori insegnanti”, banale, disarmante, ovvio al cubo: chi potrebbe non volere il meglio a scuola e altrove?! Eppure, il titolo induce a riflettere e sospettare. Perché un titolo così seducente e che implica, o implicherebbe, indubbi consensi e nutriti applausi? Che sia solo un’esca?
Altro aspetto, scivoloso e insidioso, contenuto nella essenzialità del titolo è il fatto che la presunta bontà della scuola viene – ancora una volta! – ridotta ai soli docenti. Gli studenti, tutti, meritano o meriterebbero migliori scuole o, comunque, buone ed efficienti scuole. Invece leggiamo delle classi-pollaio, dei presidi mancanti, dell’amianto non rimosso, del rischio sismico e degli edifici non a norma, e anche dei troppi supplenti o precari (11) (12). C’è presumibilmente un’intesa tacita a omettere, a non parlare di argomenti scomodi per il governo e il ministro: ad esempio, l’esiguità delle risorse destinate alla scuola (13).
Altro aspetto attinente gli insegnanti è la pressione, la compressione costante esercitata su di essi. Fannulloni, ammortizzatori sociali, i tagli di Gelmini, le pensioni posticipate, gli inidonei, l’Invalsi con i suoi magici test, altri test che cileccano clamorosamente nei concorsi a d.s., nei Tfa, poi il ddl Aprea, o ex Aprea, che consegna tutto il potere ai presidi-padroni, i registri elettronici che arginano e ingabbiano (14).
La condizione dei docenti sta colando a picco in direzione della condizione delle galline ovaiole negli allevamenti intensivi, rinchiuse per tutta la vita produttiva in una stretta gabbia delle dimensioni di un foglio A4 (15)!

2) L’incipit. Anche l’inizio dell’articolo è significativo e contiene messaggi appena nascosti. Esordisce evidenziando le proteste. Tra le righe si capisce che – secondo l’autore e il giornale che lo ospita in 1ª pagina – le proteste sono sempre disdicevoli e chi protesta ha torto. Ma come, in presenza di una simile leccornia del Miur, c’è chi non gradisce?

3) La domanda da k.o. C’è poi la domanda che dovrebbe stendere al tappeto l’interlocutore contrario, il lettore dubbioso e il precario storico restio ad ulteriori concorsi: «Quale insegnante preferireste per vostro figlio, una signora 45enne oggi al numero 152 della graduatoria di merito di un concorso di 10 anni fa, o una giovane trentenne che è risultata tra i primi a un concorso fatto in questi giorni?». Domanda del tutto ipotetica, inconsistente, ridicola. E solo donne. Poteva aggiungere le rughe alla 45enne a fronte dell’esuberanza e procacità fisica della trentenne! Ma torniamo seri. La maggior parte dei docenti in GM insegnano da 10, 20 o più anni come supplenti precari, hanno esperienza da vendere. La maggior parte dei trentenni – salvo future deroghe - non verrà ammessa al concorsone di Profumo per mancanza di abilitazione.

4) La morte della meritocrazia. Bisognerebbe disporre di più tempo e spazio per verificare e confutare l’affermazione di Abravanel e magari individuare il killer, se c’è davvero stato. Osserviamo solo che negli ultimi 20-25 anni è diminuita la percentuale di Pil destinata (investita o sprecata) nella scuola, che c’è stato un ministro (e l’autore lo dovrebbe ben conoscere) che in soli 3 anni ha “risparmiato” 8 mld e passa, che il Miur si sta baloccando a fare merito-metria con i test Invalsi mentre la dispersione scolastica è al 20% circa.

5) 700.000 insegnanti immeritevoli!! Questa uscita è veramente formidabile! Nessun insegnante in Italia è meritevole?! E come faremo ad esaminare i 160.000 o 300.000 concorrenti previsti! Forse ci sarebbero gli estremi anche per una class action risarcitoria! Stia tranquillo Abravanel, realizzi che il merito non è stato inventato di recente, c’era già prima, c’è ancora, solamente viene “misurato” in altri modi imperfetti, perfettibili, senza illusorie e autoritarie pretese di scientificità e oggettività. Il merito è una qualità soggettiva e convenzionale, dipende da chi la valuta e da come la valuta.

6) Ancora l’Invalsi. L’articolo termina con una invocazione, una specie di omelia o comizietto, in favore dell’Invalsi: “criteri oggettivi, quali i risultati delle prove Invalsi”, “programma di valutazione e di responsabilizzazione delle scuole”, “le forze che si oppongono al cambiamento”, “rendere pubblici i risultati delle prove Invalsi”. Ripetiamo, l’oggettività dell’Invalsi è da dimostrare. Se anche l’Invalsi fosse – e non lo è - un termometro, o altro strumento di misura, perciò oggettivo e scientifico, esso farebbe diagnostica e non terapia. E’ evidente il tentativo del Miur di scaricare l’onere della terapia sulle scuole.

LINK

(1) Gli studenti meritano i migliori insegnanti – 9.9.2012
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=1K1W45&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

(2) Scuola: che cosa significa stare dalla parte degli studenti – 9.9.2012
http://www.pietroichino.it/?p=22922

(3) Abravanel lo stregone dietro alla Gelmini – 1.12.2010
http://irradiazioni.wordpress.com/2010/12/01/abravanel-lo-stregone-dietro-alla-gelmini/

(4) Pietro Ichino. Chi sono (e che cosa ho fatto)
http://www.pietroichino.it/?page_id=6

(5)Un concorso vecchio stampo
http://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/un-concorso-vecchio-stampo/

(6) Pantaleo: "Concorso inutile e demagogico. ….
http://www.orizzontescuola.it/node/25810

(7) Perché va di moda parlare male dei docenti?
http://napolitans.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/2012/09/09/perche-va-di-moda-parlare-male-dei-docenti/

(8) Quinto Stato. “Sui precari della scuola” di Rosaria per il Post del Lettore
http://giovannitaurasi.wordpress.com/2012/09/10/sui-precari-della-scuola-di-rosaria-per-il-post-del-lettore/

(9) Quinto Stato. “Stare anche dalla parte degli studenti. …. – Commenti
http://giovannitaurasi.wordpress.com/2012/09/09/stare-anche-dalla-parte-degli-studenti-gli-studenti-meritano-i-migliori-insegnanti-di-roger-abravanel-dal-corriere-della-sera-del-9-settembre-2012/

(10) Che cosa significa stare dalla parte degli studenti - Commenti
http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-2478952.html

(11) Codacons ai sindaci: non aprite quelle scuole non a norma
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=39397&action=view

(12) "Intorno a noi il nulla - Da soli non ce la facciamo"
http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2012/08/lettera-al-blog-della-preside-della-scuola-corrado-alvaro-di-san-luca-rc-intorno-a-noi-il-nulla-da-soli-non-ce-la-facci.html

(13) Ocse: Italia fanalino di coda negli investimenti per la scuola
http://www.repubblica.it/economia/2012/09/11/news/ocse_italia_fanalino_di_coda
_negli_investimenti_per_la_scuola-42329650/?ref=HREC1-10

(14) Una mattina a scuola per imparare ad utilizzare il registro elettronico
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=15898

(15) Una prigione chiamata batteria
http://www.gallinelibere.lav.it/