IL CASO
Scuola, inizio anno a ostacoli
“Subito 250 professori per tamponare l’emergenza
dopo il caos concorso”. Regione di Tiziana De Giorgio la Repubblica di Milano, 7.9.2012 Subito 250 insegnanti in più, per tamponare l’emergenza nelle scuole. E un anticipo di un mese della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, al momento fissata per il 20 novembre. È la richiesta inviata al ministero dell’Istruzione dal Pirellone, che con due mozioni bipartisan approvate in Consiglio regionale chiede al ministro Francesco Profumo di uscire dal silenzio e trovare soluzioni per arginare il caos scatenato dall’annullamento del maxi-concorso per presidi. Una mossa condivisa con i sindacati della scuola, i rappresentanti dei presidi e l'Ufficio scolastico regionale, durante un vertice urgente convocato dall’assessore all’Istruzione, Valentina Aprea. Per colmare la voragine di dirigenti negli istituti scolastici - quasi mille si ritrovano con un preside a mezzo servizio - la scuola lombarda vuole da Roma l’invio di un nuovo contingente di professori per consentire alle scuole guidate un reggente di avere un vicario esonerato dall’insegnamento che possa mandare avanti l’istituto a tempo pieno. Al ministro Profumo viene poi chiesto di intervenire sui tempi, anticipando alla metà di ottobre l’udienza del Consiglio di Stato, in base a un decreto legislativo che consente, per motivi di particolare urgenza e gravità, di ottenere un dimezzamento dell’attesa stabilita inizialmente. «Bisogna fare presto - ha detto l’assessore Aprea - oltre alla situazione di emergenza creata dalla pronuncia del Consiglio di Stato, che ha bloccato l’insediamento di 355 nuovi dirigenti scolastici, nel prossimo anno scolastico avremo fino a 650 dirigenze da assegnare. Se non ci garantiamo per tempo la selezione dei dirigenti attraverso un esito favorevole dei ricorsi in atto o un nuovo concorso rischiamo di compromettere il funzionamento di due anni di scuola». Nella mozione approvata da Pdl e Lega, poi, l’invito ad adoperarsi per far sì che, se i giudici dovessero ribaltare la decisione, i vincitori possano immediatamente prendere il proprio posto. All’interno della mozione del Pd, un ulteriore appello: che i posti vacanti in Lombardia non vengano coperti dai vincitori di altre regioni. «È necessario risolvere questo pasticcio conciliando il rispetto delle regole generali con le giuste aspirazioni dei singoli - ha detto il consigliere Fabio Pizzul - tenendo conto che al centro dell’attenzione devono esserci la scuola lombarda, ma soprattutto gli studenti e le loro famiglie». Nel frattempo, dal direttore scolastico regionale arriva, attraverso una lettera, il ringraziamento ai presidi che in questi giorni si sono visti assegnare il doppio incarico, e un messaggio di solidarietà agli aspiranti presidi risultati idonei dal concorso bloccato. «Le loro legittime aspirazioni - ha scritto - coincidono totalmente con quelle dell’Ufficio scolastico regionale». Ma fra i ricorrenti che hanno ottenuto l’annullamento monta la protesta: «Ci stanno dipingendo come dei mostri - spiegano - ma questo caos non dipende da noi: le procedure non sono state regolari, lo hanno detto anche i giudici. È un nostro diritto chiedere che l’esame venga ripetuto». |