SCUOLA
aule fatiscenti e sempre più affollate. ASCA, 20.9.2012 (ASCA) - Roma, 20 set - Solo un quarto delle scuole e' in regola con tutte le certificazioni di sicurezza e in generale la manutenzione e' ridotta al lumicino, tanto che nel 45% delle scuole monitorate sono stati richiesti interventi strutturali, ma in oltre la metà dei casi l'ente proprietario non e' mai intervenuto. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro. E mentre si annuncia la scuola 2.0, un terzo degli edifici e' privo anche della più semplice aula computer e quasi la metà di laboratori didattici. Il 46% non ha una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio. E' questa la condizione in cui versano le scuole italiane, fotografate dal X Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva nell'ambito della campagna nazionale Impararesicuri giunta alla sua decima annualità. Il Rapporto denuncia che lesioni strutturali sono presenti in gran parte delle scuole sulla facciata esterna dell'edificio, i crolli di intonaco in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%); muffe, infiltrazioni e umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%). Il 21% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato, come rivelano gli stessi responsabili del servizio di protezione e prevenzione intervistati da Cittadinanzattiva. Nell'87% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all'ente interessato, ma quest'ultimo, nel 15% delle situazioni, non e' mai intervenuto o l'ha fatto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 45% delle scuole ma in ben il 58% non hanno ottenuto alcuna risposta da parte dell'ente proprietario. Certificazioni di sicurezza grandi assenti, più che nel passato: il certificato di agibilità statica, quello di agibilità igienico-sanitaria e quello di prevenzione incendi sono presenti solo nel 24% delle scuole. E ancora: il cattivo stato di manutenzione fa sì che in un'aula su quattro (24%) siano presenti segni di fatiscenza, come umidità muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in più di un'aula su 10 (14%). Barriere architettoniche (11%) e pavimenti sconnessi (10%), ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in numero sempre crescente nelle nostre scuole (in dieci anni il loro numero e' cresciuto del 56%, ad oggi siamo ad oltre 190 mila studenti disabili). E sedere sui banchi di scuola risulta dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 49% di esse e' senza tapparelle o persiane e il 57% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e il 12% dei banchi e' rotto e in oltre la metà dei casi gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all'altezza degli alunni. Non meno dolente il capitolo sovraffollamento: ''1 classe su 4 del campione - sottolinea Cittadinanzattiva - ha più di 25 alunni, dunque non e' adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al pluricontestato art.64 della legge 133/2008, che ha innalzato il limite di alunni per classe, abbiamo riscontrato ben 60 classi fuorilegge. I dati sul sovraffollamento vanno letti insieme ad altri fattori relativi alla sicurezza interna come: le porte con apertura antipanico assenti nel 78% delle scuole monitorate, le scale di sicurezza assenti nel 21% dei casi, le uscite di emergenza assenti nel 16% e non segnalate nel 15%, la larghezza dei passaggi di almeno 120 cm non rispettata nel 18% dei casi, la già citata certificazione antincendio in regola solo nel 24% delle scuole. La conclusione e' che, in queste aule, il rischio di rimanere intrappolati in caso di emergenza e' elevato''. Il 46% degli edifici monitorati non ha una palestra al proprio interno, in un terzo dei casi i cortili sono usati come parcheggio, un terzo delle scuole non e' dotato di aule computer e quasi la metà e' priva di laboratori didattici. Non parliamo poi di mense e biblioteche! Le prime sono presenti solo in una scuola su tre, un po' meglio le seconde che troviamo in una scuola su due. Nel 56% dei casi sono presenti distributori automatici di bevande e nel 36% di snack, ma solo in 3 scuole sono previsti anche prodotti naturali. Unica nota positiva, ''l''accresciuta attenzione nei confronti di aspetti relativi alla prevenzione e alla vigilanza all'interno degli edifici scolastici. Le prove di evacuazione sono effettuate almeno due volte l'anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione e' presente nel 98% dei casi, i cancelli sono tenuti chiusi durante l'orario scolastico nel 64% delle scuole''. Nella classifica finale stilata dal Rapporto -che fa riferimento a 111 edifici di 10 regioni - la scuola che ottiene il miglior punteggio, e' l'ITAS Ricci di Macerata, la peggiore e' l'IPIA Marconi di Canicatti'. Tra le scuole monitorate, 10 ottengono un punteggio buono, 38 discreto, 40 sufficiente, 21 insufficiente, 2 pessimo. Dunque siamo in presenza di oltre una scuola su cinque (23/111, 20,7%) assolutamente inadeguata sotto il profilo della sicurezza, e oltre una scuola su tre (40/111, 36%) rasenta la sufficienza, giudizio per noi non accettabile se parliamo di edifici pubblici. |