Abolire o non abolire il valore legale
del titolo di studio? La terza via della Lega

da Tuttoscuola, 19.9.2012

Dopo lo scandalo delle 70 lauree false scoperte in Calabria, si è riacceso il dibattito sul valore legale del titolo di studio, dibattito che sembrava chiuso dopo la consultazione voluta mesi fa dal ministro Profumo.

Tra il sì e il no, la Lega ripropone una terza via con un intervento del senatore Pittoni.

“Scoppia lo scandalo delle lauree false in Calabria e si riaccende il dibattito se sia il caso o meno di abolire il valore legale dei titoli di studio. La recente consultazione online del ministero dell'Istruzione - segnala il parlamentare -, volta a sondare gli umori in tema di abolizione del valore legale del titolo di studio, si è chiusa con la maggioranza delle opinioni poco favorevole a voltare pagina e dire basta ai "laureifici".

“Come Lega Nord abbiamo comunque messo a punto una "contromossa", già illustrata al ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Proponiamo di ridurre l'importanza del punteggio di laurea – dichiara Pittoni - privilegiando invece l'esito delle prove di valutazione nella determinazione della graduatoria dei bandi di concorso per titoli ed esami per assunzione nella Pubblica Amministrazione. Abbiamo inserito il "suggerimento" nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva della commissione Istruzione del Senato sugli effetti connessi all'eventuale abolizione del valore legale del diploma di laurea, votato all'unanimità dalla commissione”.

“Se applicato – precisa l’esponente leghista - porterà a una svolta che per il nostro Paese non è esagerato definire storica, fornendo tra l'altro la spinta decisiva al nostro progetto di riforma del reclutamento degli insegnanti, già sul tavolo del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo”.