Dopo l'insuccesso del concorso per
dirigenti scolastici e la scandalosa gestione dei Tfa, La Tecnica della Scuola, 1.9.2012 Il Tfa è un corso/concorso per l'abilitazione all'insegnamento ancora in atto, ma reso una inutile perdita di tempo di denaro per via dell'emanazione anticipata di un anno del bando di concorso per l'assunzione di circa 12000 insegnanti. Con la manovra di anticipare il concorso, tutti coloro che avevano scelto di frequentare il Tfa, infatti, si troveranno a conseguire questa abilitazione quando ormai sono stati assunti 12000 insegnanti. Non è difficile immaginare quali saranno le loro prospettive lavorative dopo aver buttato via un anno di studio, pagato vitto e alloggio e tasse universitarie presso le sedi dove si svolgerebbe il Tfa. Stando alle attuali norme, gli iscritti al Tfa non possono accedere a questo concorso, perché riservato a personale abilitato, a personale anziano (con laurea conseguita almeno prima del 2004), ed a un piccolo gruppetto di abilitati con età inferiore a 30 anni (se esistono). Tutti gli altri laureati saranno discriminati per il fatto di non appartenere alle predette fasce di età, ovvero avranno la "colpa" di aver compiuto 31 anni o quella di non essere dei matusalemme laureati in tempi antichi e immemorabili. E' ovvio che se queste gravi discriminazioni saranno presenti nel prossimo bando di concorso, pioveranno fiumi di ricorsi per l'accesso al concorso e tali ricorsi molto probabilmente andranno a buon fine. Ma perché il Miur opera in modo tale da "suggerire" il ricorso, perché non mette i poveri docenti precari e i giovani aspiranti insegnanti nelle condizioni di confrontarsi lealmente sul merito senza dover sborsare altro denaro per fare ricorsi? A pochi giorni dall'annuncio del Ministro, esistono già eserciti di avvocati e armate delle più note associazioni dei consumatori e di qualche sindacato che sono già al lavoro per la preparazione dei ricorsi! Perché lo Stato non ci tutela e ci espone a queste inutili fatiche? Perché IL SILENZIO DELLA STAMPA E DEI TELEGIORNALI su questa vicenda è così assordante?
Se la stampa facesse il proprio mestiere con imparzialità e
adottasse un minimo di criticità nei confronti delle dichiarazioni
propagandistiche del Ministro, non si leggerebbe su alcuni giornali
che il Tfa ed il CONCORSO sono iniziative innovative volte a
premiare il merito e a consentire l'ingresso dei giovani nel mondo
della Scuola. Non si contano ormai i ricorsi che il MIUR sta perdendo per via del suo operato scorretto, ultimo quello dei concorrenti esclusi dal Tfa per non avere conseguito un punteggio sufficiente nemmeno dopo l'abbuono di tantissime domande ed il conseguente ripescaggio di numerosissimi concorrenti, che adesso potranno partecipare alle rimanenti prove selettive del Tfa! Non riesco poi a trovare una giustificazione logica al fatto che il concorso sia anteposto al Tfa: perché conseguire un'abilitazione all'insegnamento se non si è neanche vinto un concorso? Perché fare un tirocinio nelle scuole se non si è superato un concorso? Per quale ragione triplicare le fasi di verifica delle competenze disciplinari (in sede universitaria, in sede di accesso al Tfa ed in sede di concorso), se sarebbe sufficiente fare tale verifica in sede concorsuale consentendo poi l'accesso al Tfa ai soli vincitori di concorso? Purtroppo non mi vengono in mente motivazioni logiche che abbiano dato luogo ad una impostazione che prevede il tirocinio Tfa prima del concorso, ma una ragione di profitto economico ci sarebbe: si pensi a quanto ammontano le tasse pagate dai candidati al Tfa in sede di iscrizione ai test preselettivi e in sede di partecipazione al concorso. Mi auguro però che esista un criterio logico che non sono in grado di comprendere, perché se il criterio fosse solo economico, dovremmo veramente preoccuparci! |