Valutazione delle scuole. La Tecnica della Scuola, 2.10.2012 In attesa che il regolamento sul sistema nazionale di valutazione delle scuole abbia anche i previsti pareri, l’ufficio studi della Gilda analizza il regolamento che dà attuazione a quanto già previsto in precedenti parziali disposizioni, a partire dal 2003. Preoccupa, il ruolo dell'Invalsi le cui prerogative sono ampliate notevolmente In sintesi i contenuti
Il coordinamento istituzionale del sistema è affidato all'Invalsi
(Invalsi, Indire, Ispettori) e serve a definire i protocolli
valutativi e i programmi delle visite alle scuole.
Il testo non presenta obiettivi e finalità sanzionatorie nè un
sistema di premialità una soddisfazione per la nostra Associazione
che ha sempre criticato questa prospettiva. Preoccupa, ancora, il ruolo dell'Invalsi, le cui prerogative sono ampliate notevolmente. L'art. 3 del regolamento affida infatti all'Invalsi : i poteri di proporre i protocolli di valutazione e i programmi delle visite alle istituzioni scolastiche da parte dei costituendi 'nuclei di valutazione', la definizione degli indicatori di efficacia e di efficienza per identificare le scuole in crisi e degli indicatori per la valutazione dei dirigenti e la redazione di un rapporto periodico sul sistema scolastico e formativo. Inoltre, anche l'autovalutazione delle scuole dovrà seguire il quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi (art. 6). In questo modo, valutazione esterna ed interna si uniformano, annullando ogni possibilità di confronto dialogico tra la situazioni e invadendo l'ambito della libertà d'insegnamento. Diversa e più articolata la funzione dell' Indire che interviene a supporto dei piani di miglioramento, adottati autonomamente dalle singole scuole (art.4). Dunque, poteri inappellabili all'Invalsi che sembrano non utili ad un effettivo miglioramento dell'offerta formativa (es. mancano tutti gli indicatori di efficacia e efficienza, mancano i parametri sui quali si valutano le scuole), ma funzionali ad un irrigidimento e ad una conformistico adeguamento a criteri e modelli definiti da un organismo tecnico e non politico. Sul tema ci riserviamo comunque un'analisi più approfondita, non senza continuare a rilevare che si ritiene impossibile l'attuazione del sistema nazionale di valutazione a costo zero, cioè senza risorse. |