Sciopero del 24 novembre, i sindacati tornano uniti:
è arrivato il sì della Flc-Cgil

di A.G. La Tecnica della Scuola, 25.10.2012

Il sì è arrivato con un comunicato scarno ma significativo: a fronte dell'ennesimo attacco alle condizioni di lavoro nelle scuole ritiene fondamentale mandare un segnale forte al Governo. Le motivazioni principali: l’ipotesi delle 24 ore settimanali e i mancati scatti di anzianità. Ma cosa accadrà se dovesse arrivare la cancellazione dell'innalzamento dell'orario settimanale?

È durata pochi giorni l’attesa. La Flc-Cgil ha deciso di unirsi agli altri sindacati della scuola e tornare a scioperare unitariamente dopo diversi anni di divisioni.

La comunicazione è arrivata nel primo pomeriggio del 25 ottobre. Con un comunicato scarno, ma molto significativo. “La FLC CGIL a fronte dell'ennesimo attacco alle condizioni di lavoro nelle scuole ritiene fondamentale mandare un segnale forte al Governo. E' fondamentale riunificare la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici in una azione unitaria.

Per queste ragioni si unisce alle iniziative di mobilitazione contro l’innalzamento dell’orario e per gli scatti di anzianità proclamate da CISL-SCUOLA, UIL-SCUOLA, SNALS e Confederazione Gilda-Unams del 24 novembre”.

Il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo, inoltre, sollecita e “impegna tutte le proprie strutture a sostenere le iniziative unitarie di mobilitazione nelle scuole e nei territori”.
Il sì della Flc-Cgil era molto atteso: dopo l'adesione dei comitati di base, dei giorni scorsi (anche se poi i Cobas hanno anche deciso di anticipare la mobilitazione al 14 dello stesso mese), si prospetta una giornata di protesta trasversale che nel comaparto scuola non si registrava da anni. Resta ora da capire cosa accadrà se nel frattempo dovesse arrivare, come probabile, lo stralcio dell'articolo contenuto nel ddl Stabilità attraverso cui il Governo avrebbe voluto introdurre le 24 ore settimanali d'insegnamento per i docenti della scuola medie e superiore. Lo sciopero e la manifestazione a Roma rimerrebbero in piedi? I motivi per farlo, pensandoci bene, non mancherebbero.