I sindacati ritrovano l’armonia:
coro di consensi per il sì della Flc-Cgil

di A.G. La Tecnica della Scuola, 25.10.2012

Raggiunta la totalità delle adesioni allo sciopero del 24 novembre. Scrima (Cisl): così rafforziamo le nostre proteste; serviva dare sbocchi, non bastano gli sfoghi. Di Menna (Uil): non possiamo far raggiungere all’Italia il record europeo con gli stipendi più bassi. Di Meglio (Gilda): ora più possibilità di raggiungere gli obiettivi. Ma l’unità è a tempo o sarà duratura?

La ritrovata unione sindacale in vista del 24 novembre non sembra solo una circostanza venutasi a determinare per far capire al Governo che non si può fare “cassa” minacciando i diritti professionali dei lavoratori. Alle stringate parole con cui la Flc-Cgil ha ufficialmente aderito allo sciopero di fine novembre, hanno fatto seguito le dichiarazioni dei responsabili degli altri sindacati. Tutte positive e prive di quella litigiosità di fondo che aveva caratterizzato gli ultimi anni.
Secondo Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, la notizia “è da accogliere positivamente e non può che rafforzare l’azione tesa ad ottenere risultati importanti per una categoria che sta esprimendo in queste ore la sua giusta protesta”.

“Alla protesta del personale scolastico – ha continuato Scrima - occorre dare sbocchi e non soltanto occasioni di sfogo; per questo ci stiamo mobilitando su obiettivi chiari e ben definiti: pagamento degli scatti, cancellazione delle norme che aumentano i carichi di lavoro. Chiediamo su questi precisi obiettivi risposte altrettanto puntuali e concrete da Governo e Parlamento”.

Anche per Massimo Di Menna, leader della Uil Scuola, “l’adesione della Flc Cgil alla mobilitazione e sciopero del 24 è un fatto positivo”, perché “ora c’è una azione congiunta di tutto il sindacalismo scolastico”.

“Il Governo – ha continuato Di Menna - è chiamato ad un atto di responsabilità togliendo dal testo della Legge di Stabilità la norma, inaccettabile, che vorrebbe eliminare il contratto di lavoro, aumentare di un terzo le ore di insegnamento, ridurre di fatto le retribuzioni, facendo raggiungere all’Italia il record europeo con gli stipendi più bassi, unico ad avere 24 ore di insegnamento”. Il segretario Uil di comparto ricorda poi che “il Governo deve mantenere gli impegni assunti, già da giugno, dal ministro Profumo, emanando rapidamente l’atto di indirizzo all’Aran per il pagamento degli scatti di anzianità”.

La raggiunta unità sindacale trova concorde poi la Gilda degli insegnanti, tra i primi ad auspicare questo momento. Il coordinatore, Rino Di Meglio, esprime soddisfazione per “essere riusciti a mettere insieme tutti i sindacati rappresentativi del comparto scuola”, poiché “aumenta le possibilità di raggiungere i due obiettivi che ci poniamo con questa mobilitazione: il pagamento degli scatti di anzianità e l’abolizione dell’ipotesi di aumentare a 24 le ore di insegnamento”.

Insomma, in pochi mesi il Governo Monti sembrerebbe essere riuscito nell’impresa che non era stata centrata dal suo predecessore Silvio Berlusconi. Tra qualche mese, però, l’esecutivo passerà la mano. Per i sindacati c’è poco tempo per ritrovare un’armonia che duri nel tempo.