Concorso: la polemica sul presunto scippo da Tuttoscuola, 8.10.2012 Dalla Sicilia continua la protesta per quello che viene considerato lo “scippo” di 400 posti che avrebbero dovuto essere compresi nelle disponibilità regionali del concorso (secondo un’imprudente informativa sindacale del Miur a ridosso della pubblicazione del bando), ma che, invece, sono scomparsi nel testo definitivo. Stessa sorte è toccata ad altre regioni meridionali che hanno visto diminuire i posti annunciati a loro favore per vederli assegnare a regioni settentrionali. La modifica dei criteri di ripartizione, intervenuta all’ultimo momento da parte del Miur, ha suscitato reazioni opposte, di cui tra gli altri sono stati protagonisti, con scambi non cordiali di reciproche critiche, l’on. Siragusa (PD) a difesa del Sud e il sen. Pittoni (Lega) a difesa del Nord. Il Miur ha precisato che la prima versione della ripartizione dei posti (quella più favorevole ai candidati meridionali) era stata (erroneamente) calcolata sulla previsione dei posti che si sarebbero resi disponibili nel prossimo biennio per effetto dei pensionamenti. Nella versione definitiva riportata nel bando, la ripartizione (quella con compensazione favorevole ai candidati settentrionali) è stata calcolata invece sull’effettiva e accertata disponibilità dei posti. Tutto ok e polemiche finite? È presto per dirlo, ma potrebbero esserci contenziosi per un’interpretazione diversa della norma di legge che regola la materia che recita testualmente così: “L'indizione dei concorsi è subordinata alla previsione del verificarsi nell'ambito della regione, nel triennio di riferimento, di un'effettiva disponibilità di cattedre o di posti di insegnamento” (art.400 del Testo unico delle norme in materia di istruzione). Pesano di più le parole “previsione” o “effettiva disponibilità”? |