Obiettivi strategici per l’Invalsi,
di Anna Maria Bellesia La Tecnica della Scuola, 17.10.2012 Significative novità nella direttiva triennale all’Invalsi per gli anni scolastici dal 2012/2013 al 2014/2015. Le rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti si estenderanno alle classi quinte della secondaria di II grado (ma non per l’anno in corso). Avanti tutta con l’autovalutazione e la valutazione delle istituzioni scolastiche. La direttiva n. 85 del 12/10/2012, comunicata con la nota Miur n. 6549, introduce contenuti innovativi specialmente riguardo alla secondaria di II grado, all’autovalutazione e valutazione delle scuole, alla valutazione della dirigenza scolastica, alla formazione dei dirigenti neoassunti. Un’altra novità riguarda la progressiva informatizzazione dello svolgimento delle prove a cura dell’Invalsi, in linea con il piano di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Per l’a.s. 2012/2013 le rilevazioni nazionali degli apprendimenti
riguardano “obbligatoriamente” tutti gli studenti frequentanti le
classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria
di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado. Le
aree disciplinari continuano ad essere italiano e matematica. Il settore maggiormente interessato alle innovazioni è la secondaria di II grado, con l’estensione anche alle classi quinte delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti a carattere censuario, con prove distinte per i diversi percorsi. La nota Miur n. 6549 specifica tuttavia che per l’a.s. 2012/2013 rimane escluso il quinto anno. Nelle seconde classi del II ciclo, la rilevazione degli apprendimenti riguarda anche gli studenti che frequentano i percorsi di qualifica professionale funzionanti presso gli istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, o nelle strutture formative accreditate dalle regioni.
Nell’ambito dell’esame di stato, l’Invalsi mette a disposizione
delle scuole dei modelli per l’elaborazione delle terze prove e
predispone degli appositi quadri di riferimento per la valutazione
degli elaborati della prima prova scritta e della seconda prova
scritta di matematica presso i licei scientifici. Lo scopo è di
garantire maggiore omogeneità dei criteri di valutazione e
comparabilità degli esiti delle valutazioni stesse. Con esplicito riferimento allo schema di regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in via di emanazione, l’Invalsi presterà supporto ai processi di autovalutazione delle scuole, elaborando altresì i protocolli di valutazione, prioritariamente nell’ambito del progetto Vales, ma “nella prospettiva di una progressiva estensione degli strumenti e generalizzazione dei processi di autovalutazione e valutazione a tutte le istituzioni scolastiche”.
La restituzione stessa dei risultati delle rilevazioni degli
apprendimenti deve mettere le scuole in condizione apprezzare il
valore aggiunto dell’azione formativa e farne uso nell’ambito dei
processi di autovalutazione. Per favorire l’utilizzo dei risultati
in chiave autovalutativa, l’Invalsi predisporrà apposite linee
guida. L’Invalsi ha già il compito di definire gli indicatori per la valutazione dei dirigenti che hanno aderito al progetto Vales. Tali indicatori, opportunamente validati, potranno essere successivamente impiegati per la valutazione di tutti i dirigenti scolastici. Intanto l’Istituto si occupa di curare la formazione dei dirigenti neoassunti riguardo ai processi di autovalutazione e valutazione delle scuole. |