Ecco perché la matematica
è la bestia nera per gli studenti italiani

da Tuttoscuola, 2.10.2012

Tra gli obiettivi di Lisbona 2020 l’Europa ha fissato al 15% il tasso di competenze minime (livello 1 o meno) in matematica dei ragazzi 15enni.

Secondo le ultime rilevazioni internazionali Pisa, l’Italia si trova agli ultimi posti tra i Paesi europei con un tasso del 25% (esattamente 24,9%). Può consolare il fatto che tre anni prima il tasso era addirittura del 33% (un ragazzo incompetente in matematica ogni tre).

La matematica resta ancora, dunque, la bestia nera dei nostri studenti. Quali le cause?

Il ministro Profumo ha identificato la causa principale nella incompetenza di molti docenti di scuola media preposti all’insegnamento di quella disciplina. “La scuola dell'infanzia e la scuola elementare italiana sono di altissima qualità, credo di livello superiore a quello europeo. Abbiamo certamente dei problemi sulla scuola media, in particolare con la matematica”, ha detto il ministro nel corso di un convegno a Bolzano.

“Gli insegnanti della scuola media nella maggioranza non sono laureati in matematica. Il tema dei risultati della scuola è collegato con quello della selezione degli insegnanti. Serve anche attenzione tra un ciclo e quello successivo. Da noi sembra ci sia un baratro. Serve un ponte tra ciclo e ciclo per preparare gli studenti alla nuova fase che ha delle modalità diverse”.

Indubbiamente può pesare il basso livello di competenza professionale di docenti che insegnano matematica pur essendo laureati in altra materia (scienze in prevalenza), ma sarebbe riduttivo circoscrivere le cause al solo settore scolastico (scuola media) nel quale il fenomeno viene rilevato (15enni) senza ricercare eventuali cause remote all’interno del percorso scolastico dell’alunno.

Anche la scuola primaria - quella di oggi - dovrebbe fare una riflessione sulla competenza professionale dei propri insegnanti in matematica.