Il balletto delle 24 ore/2.
Il ‘patto per la scuola’ di Rossi Doria

da TuttoscuolaNews, n. 559 29.10.2012

Nella citata intervista a Repubblica.it dello scorso 22 ottobre lo stesso sottosegretario all’istruzione Marco Rossi Doria non aveva respinto in linea di principio l’idea che l’orario di servizio degli insegnanti - non quello di lezione - potesse essere cambiato e anche aumentato, ma aveva affermato che a suo avviso ci si sarebbe potuti arrivare solo “attraverso una concertazione seria con tutti i protagonisti”.

Di un orario di servizio di 24 ore si può discutere, aveva detto il sottosegretario (già maestro elementare) nella citata intervista, estendendo a tutti gli ordini di scuola “il modello delle 24 ore delle scuole elementari: una parte dell’orario deve andare alla programmazione didattica, un’altra ai collegi e ai rapporti con le famiglie, al lavoro di recupero delle carenze di formazione, alla promozione delle eccellenze”.

Un cambiamento di questa portata richiede tempo (almeno tre anni, dice Rossi Doria rispondendo a una precisa domanda dell’intervistatore) e “un nuovo patto per la scuola che ha bisogno del contributo di tutti, insegnanti, sindacati, associazioni, forze politiche”.

Eppure sembra che le 18 ore siano diventate la linea del Piave un po’ per tutti - sindacalisti, politici in pre campagna elettorale, precari e non precari. Il sottosegretario (e il Governo) porterà avanti la sua posizione?