“Il patto educativo di
corresponsabilità”:
attuato in tutte le scuole?
di P.A. La
Tecnica della Scuola, 4.10.2012
Skuola.net riprende l’argomento, invitando i ragazzi ad
appellarsi al
Patto educativo di corresponsabilità qualora i prof facciano
bizze insopportabili nei loro confronti. Lo strumento dove
campeggiano le norme di comportamento a cui devono attenersi gli
insegnanti, ma anche il luogo dove sono definiti i doveri degli
studenti.
Si tratta del famoso
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria voluto dall’ex ministro Luigi Berlinguer nel 1998 e poi
modificato e integrato da D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e
pubblicato nella Gazzetta n. 293 del 18.12.2007 no 1998, n. 249.
Nelle linee generali l’obiettivo di tale disposizione è quella
di impegnare le famiglie, sin dal momento dell’iscrizione, a
condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
In altri termini il Patto educativo di corresponsabilità è un
accordo tra scuola e famiglia che regola diritti e doveri sia del
corpo docente che degli studenti e deve attenersi a delle specifiche
linee guida dettate dal MIUR. Previsto sin dal 2007, è nel 2009 che
ha iniziato ad essere elaborato e sottoscritto nelle scuole
italiane.
Elaborato dal Collegio docenti deve essere approvato e sottoscritto
da tutte le componenti della scuola e quindi diventa operativo. A
questo documento importante, una sorta quindi di Statuto su cui
fondare ogni altra scelta della Istituzione scolastica, tutto deve
fare capo. Un modo per esser tutti responsabili delle proprie azioni
e conoscere quali sono i limiti della libertà dei prof e i doveri
degli studenti.
Qui di seguito, comunque, vi elenchiamo alcune delle più
significative tra le linee guida elaborate dal Ministero
dell’istruzione.
Gli insegnanti devono:
- Dare il buon esempio attraverso il loro comportamento;
- Promuovere il dialogo con gli studenti;
- Essere precisi e scrupolosi nell’assegnare i voti e nel
registrarli;
- “Comunicare tempestivamente in classe la pianificazione delle
verifiche scritte durante
l’anno scolastico”;
- “Evitare modifiche della pianificazione delle verifiche scritte, a
meno di una settimana dalla
data prevista”;
- Concedere almeno una giustificazione per materia ogni
quadrimestre;
- Nell’assegnare i voti, utilizzarli tutti dal 3 al 10.
Gli studenti, dal canto loro, devono ricordarsi di:
- Utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e
dell’istituzione scolastica;
- Essere leali non sono verso le persone, ma anche durante le
verifiche (quindi, non copiate!);
- Essere sempre puntuali;
- Tenere il cellulare spento nello zaino durante le ore di lezione;
- Dare il buon esempio agli studenti più piccoli (se siete in un
istituto comprensivo, ricordate che i ragazzi delle medie e delle
elementari vi guardano e cercheranno di emularvi);
- Non “scrivere sulla lavagna cose ingiuriose, volgari o lesive
della sensibilità altrui”.