Addio compiti per casa, benvenuta libertà

Stop per sempre ai compiti per casa. Gli studenti saranno liberi di fare
quel che vogliono una volta a casa, riservando lo studio solo alle ore scolastiche.

Serena Rosticci Skuola.net, 17.10.2012

Niente più compiti per casa. Gli studenti torneranno dalle proprie famiglie dopo una giornata seduti fra i banchi di scuola e non dovranno far altro che pensare a riposarsi o divertirsi. Milioni di alunni saranno presto liberati dalla noiosa routine di passare le loro ore pomeridiane col capo chino sui manuali seduti alla scrivania della propria stanza. Se per i ragazzi italiani questo resta ancora un sogno lontano dall’avverarsi, per quelli francesi potrebbe presto essere la realtà di tutti i giorni.

IL PROBLEMA È L'AIUTO DI MAMMA E PAPÀ - Il presidente della Repubblica francese, François Hollande, vuole abolire per sempre la tradizione, vecchia quanto la scuola, dei compiti per casa. Infatti, spesso succede che le famiglie aiutino i ragazzi a svolgere i propri compiti, mettendo inconsapevolmente in una situazione di inferiorità tutti quegli studenti che non possono essere aiutati a causa del lavoro dei proprio genitori. Questo, a detta del presidente, causerebbe delle differenze sociali il cui divario diventerebbe difficile da colmare.

NIENTE PIÙ BOCCIATI - Quindi, addio ai compiti per casa, ma anche adozione di altre misure che hanno in comune sempre lo scopo di abbattere le differenze sociali e creare pari opportunità per tutti gli studenti. Tra queste, c’è l’intenzione di fare in modo di diminuire le bocciature, che Hollande stesso non ritiene sempre utili, e cambiare l’orario scolastico. Infatti, attualmente, gli studenti francesi vanno a scuola quattro giorni a settimana, mattina e pomeriggio, con uno stop di quindici giorni ogni sette, otto settimane. Ora, nella riforma per la scuola che ha in mente il presidente, si vuole portare l’orario a quattro giorni e mezzo di frequenza scolastica ogni settimana. I compiti si faranno in classe.

IN ITALIA DECIDONO I PROF - L’abolizione dei compiti per casa è certamente il sogno di ogni studente. Purtroppo per i ragazzi italiani, nel nostro paese a decidere non è il presidente della Repubblica, ma gli insegnanti, come ha ribadito il sottosegretario all’istruzione, Marco Rossi Doria, in un intervento in diretta a Tgcom24: “La Francia ha una tradizione centralistica, noi abbiamo un percorso di autonomia scolastica e decidono gli insegnanti anche sui compiti a casa. Compiti o non compiti lo decidono i docenti nel progetto di scuola autonoma”.

ALLEGGERIRE IL CARICO DI COMPITI - Quello che è certo è che, anche nel nostro Paese, i compiti per casa sono da sempre al centro di non poche polemiche, tant’è che è lo stesso governo a proporre un loro alleggerimento nel marzo scorso. Infatti, più che la quantità del carico di studio dopo la scuola, dovrebbe contare la qualità, come ha dichiarato a Skuola.net Giuseppe Bertagna, pedagogista e ordinario di Pedagogia all’Università di Bergamo: “Io sono contrario ai compiti per disciplinamento, per far capire chi comanda. Sono a favore dei compiti di apprendimento, quelli che servono a ciascuno non solo per mantenere la padronanza delle tecnicalità apprese, ma anche e soprattutto per essere in grado di applicarle a compiti reali, autentici, di vita quotidiana”.