I prof, le 24 ore settimanali di Vincenzo Pascuzzi, 23.10.2012 La vicenda delle 24 ore di lezione è, ormai da due settimane, al centro dell'attenzione e del dibattito. Dopo le robuste proteste, si parla ora di revoca, retromarcia, dietrofront (1) da parte del ministro e del governo. Però conviene stare attentissimi e ben vigili perché il governo potrebbe fare una retromarcia solo per prendere meglio la ricorsa! Non è affatto escluso un papocchio imposto d'autorità e da battezzare poi "compromesso" con SOLO 19 o 23 ore di lezione settimanali! Magari con un Pd e i soliti sindacati a fare le condoglianze e cercare di consolare con: "abbiamo fatto proprio il massimo possibile, ma vista la situazione non si poteva proprio ottenere niente di più! Però nel 2013 rimedieremo di sicuro ....". I prof (delle scuole, con la p minuscola) stanno dando grossi dispiaceri e inquietando - pensate - i redattori de "Il Giornale", infatti sono risultati dapprima del tutto insensibili alla prospettiva e all'invito, di dieci giorni fa, di dare "una lezione di civiltà" (2) e sono riusciti a ricattare il governo dei Prof (P maiuscola per indicare luminari di prestigiose università!). Lo denuncia il vice-direttore nell'editoriale di oggi (3). In realtà, leggendo bene l'articolo dell'ottimo Nicola Porro, superata la sorpresa e l'incredulità per la disvelata esistenza della potentissima "casta delle nostre scuole", non resta che severamente indignarsi e commuoversi fino alle lacrime e ai singhiozzi leggendo che: "I contribuenti sopportano più tasse, hanno meno detrazioni, le imprese pagano più che nel resto d'Europa, le aziende private sono costrette a fare contratti di solidarietà, le fabbriche chiudono, abbiamo almeno un milione di pensionati (tra esodati e ricongiunzioni onerose) in ambasce, ma i nostri professori considerano un loro diritto intoccabile lavorare 18 ore alla settimana. E l'aumento di sei ore viene considerato pericoloso. Per essere precisi un insegnante di italiano lavora circa 700-800 ore l'anno, per 165-175 giorni. Fate un conto su voi stessi" (3). A questo punto due ipotesi sul vice-direttore e in riferimento all'argomento trattato. La prima. Nicola Porro ha affrontato una questione scolastica che non conosce affatto e sulla quale non si è né informato, né documentato, nemmeno confrontato con qualcuno che ne sapesse qualcosa o di più. Non ne ha avuto il tempo. La seconda. "Il Giornale" intende approntare e pubblicare un suo inserto satirico, un po' come le otto pagine domenicali del MisFatto (inserite ne "Il Fatto Quotidiano"). In questa ipotesi, l'articolo in questione rappresenta un primo esempio. sperimentale e riuscito, di Satira Estrema e bisogna davvero complimentarsi con il suo autore!
(1) Scuola,
dietro-front sui docenti: salta l'orario a 24 ore
(2) Cari prof,
sei ore di lavoro in più sarebbero una lezione di civiltà
(3) Se i Prof
[quelli al governo] si inchinano ai ricatti della scuola |