Riccardi e l'ora di religione:
"L'Italia è cambiata"

da Tuttoscuola, 2.10.2012

Sulle polemiche relative all’ora di religione è sceso in campo il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi. E lo ha fatto in un’intervista a Rtl 102.5, che Tuttoscuola offre ai suoi lettori in questo AUDIO.

Secondo Riccardi “c'è un Concordato, e c'è un'ora di religione cattolica. Però, è vero: questo è un paese multietnico, multi religioso, quindi dobbiamo avere una sensibilità multietnica e religiosa nell'insegnamento delle diverse discipline''.

''Pensiamo - aggiunge - ad una poesia sul vino e una classe che è composta per metà da musulmani: bisognerà tenere conto della loro sensibilità e spiegarlo. Credo che la sensibilità multi religiosa debba attraversare non solo la scuola, ma tutti gli operatori sociali e culturali. L'Italia è cambiata, è divenuta un Paese con più musulmani, più ortodossi e con più protestanti. Questo non vuol dire che bisogna scardinare le strutture dell'insegnamento, come l'insegnamento della religione, che per altro è affermato dai concordati del '29 e dell'84. Però a volte c'è la sensazione che ci sia maggiore attenzione alle altre religioni".

"I musulmani - osserva il ministro - sono un fatto veramente nuovo nel nostro Paese. Ma bisogna anche considerare che i musulmani sono molto diversi tra loro. I senegalesi sono un'altra cosa rispetto ai musulmani libici, marocchini o tunisini. C'è poi la grande presenza ortodossa dovuta agli immigrati della Russia, della Moldavia, dell'Ucraina.

''Sulla nostra stampa - prosegue il ministro Riccardi - è facilissimo trovare spazio per l'ora di religione, ma non per la strage di cristiani in Nigeria. Purtroppo, bisogna dirlo, non lo faccio per vittimismo, i cristiani soffrono e sono nel mirino e uccidere i cristiani fa notizia, lo abbiamo visto in Kenya, in Nigeria''.