Ugolini: ok orario a 18 ore.
"Ora rivediamo contratto"

 La Tecnica della Scuola, 9.11.2012

Le ore di lavoro dei docenti non lieviteranno da 18 a 24. E il sottosegretario all'Istruzione, Elena Ugolini, tira un sospiro di sollievo per questo obiettivo finalmente raggiunto

Ma non solo. Il sottosegretario Ugolini oggi a Bologna, a margine di un convegno sulla formazione professionale e l'apprendistato, ha tracciato pure la strada da intraprendere nelle prossime settimane per venire incontro ai docenti: bisogna rivedere il contratto nazionale della scuola, per "valorizzare il ruolo dell'insegnante".

"Sono molto contenta che il Governo abbia detto sė all'emendamento" che cancella l'aumento di orario di lavoro per gli insegnanti da 18 a 24 ore, spiega Ugolini: "Non č cosė che si valorizza la professione del docente".

Secondo il sottosegretario, infatti, "dobbiamo uscire dall'idea impiegatizia del lavoro dell'insegnante e, per questo, mi piacerebbe che si rivedesse nel complesso il contratto della scuola, guardando al docente come figura a tutto tondo e tenendo conto anche delle ore di preparazione delle lezioni, delle prove in classe, del lavoro con i colleghi e non solo delle lezioni frontali". Anche perchč, aggiunge il sottosegretario, "se riduciamo l'insegnante a un impiegato, chiudiamo". Contestualmente, in merito alla “minaccia” del presidente dell’Upi, Antonio Saitta, che ha annunciato di voler spegnere il riscaldamento nelle scuole per protesta contro i tagli della spending review del Governo, la Ugolini non ha lesinato le opportune critiche: “Proporrei di spegnere il riscaldamento agli uffici delle province e di fare andare gli adulti al lavoro in cappotto".

"Capisco tutto, ma penso che sia sbagliato strumentalizzare i bambini".