Insegnante precario si toglie la vita.
Rabbia nella categoria

da Tuttoscuola, 5.11.2012

Venerdì 2 novembre si è suicidato nella sua abitazione a Casandrino, in provincia di Napoli, Carmine Cerbera, di 48 anni. Ne parliamo, perché egli era un docente di storia dell’arte, un docente precario senza una cattedra, e quest’anno non aveva ricevuto incarichi. Lascia due figlie.

Nonostante non abbia lasciato messaggi di addio, gli amici non hanno dubbi che si sia ucciso perché non sopportava i lunghi anni di precariato. Appena il 22 ottobre scorso, quando aveva conseguito la laurea specialistica, aveva scritto sul proprio profilo Facebook: “Oggi dovrei essere gioioso perché ho conseguito la laurea specialistica ma sono triste perché il ministro profumo ci sta distruggendo il futuro..... siamo precari a vita ammettendo di essere fortunati..”.

I precari che per la terza domenica consecutiva ieri hanno realizzato un sit-in sotto il Ministero dell’Istruzione a Roma, stavolta l’hanno fatto anche in ricordo del collega scomparso, con slogan come "Il precariato uccide”, “Ci avete tolto tutto, non ci toglierete la dignità”, “Precariato crimine di stato” e “Ciao Carmine, continueremo la lotta anche per te”. Anche sui blog e sui siti dei precari, i messaggi hanno tenore simile.

Sulla tragedia hanno rilasciato commenti il ministro, ed esponenti politici e sindacali.