Orario a 24 ore? L'aveva proposto un preside...
Orario docenti a 24 ore. Il Miur ha
sostanzialmente adattato Aetnascuola.it, 2.11.2012 La proposta di adeguamento dell’orario docenti a 24 ore per le scuole superiori era stata già ampiamente pubblicizzata nello scorso mese di aprile 2012 dal preside Luciano Giorgi di Cisliano che l’aveva anche presentata non solo alle autorità scolastiche Lombarde e al MIUR, ma anche diffusa in tutti i suoi dettagli attraverso il sito della scuola Istituto Comprensivo Erasmo da Rotterdam (Via Giovanni XXIII - 20080 Cisliano (MI) - tel. e fax. 02.90.18.574) miic86900d@pec.istruzione.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. La proposta era stata ripresa dalla stampa nazionale e dalla stampa specializzata scolastica e in particolare dall’ASASI Sicilia. E’ istruttivo rivederla nella sua stesura originale firmata Il Dirigente Scolastico Luciano Giorgi
Proposta utilizzo giornate del periodo estivo per attività didattiche Il progetto illustrato in Collegio docenti e alle R.S.U. di Istituto vuole essere per ora semplice argomento di riflessione, auspicabilmente seria e pacata, nel rispetto dei ruoli e della normativa vigente.Esso trae motivo dalla profonda crisi che sta affliggendo gran parte dell'economie occidentali, tra cui la nostra, ed ha lo scopo di attivare, senza aggravio di spesa per l'amministrazione, capacità e competenze didattiche destinandole con flessibilità di orario al potenziamento dell'offerta formativa; quanto alla realizzabilità, comunque imprescindibile da una convinta partecipazione di tutti i soggetti che ad ogni livello operano nella scuola, occorre considerare che il periodo 1 luglio - 31 agosto, detratti i giorni di ferie, i sabati e le domeniche, riserva 15 giorni lavorativi e che gli insegnanti di scuola pubblica risultano essere in totale 700.000 (il dato riguarda l'A.S. 2009-10 ma è verosimile che nel frattempo sia rimasto pressoché invariato). Pertanto, ben 10.500.000 (700.000 x 15) giornate lavorative/anno che - senza stravolgere quello che lo stesso prof. Frisone (del sindacato FLC-CGIL di Milano) con involontariamente sincero lapsus calami, definisce ‘lo stato attuale dei privilegi’ - potrebbero essere utilizzate nel corso dell'anno scolastico per mantenere e potenziare l'attività didattica e organizzativa a favore degli alunni, delle alunne e delle famiglie. Con ulteriore, importante conseguenza: l'esborso della complessiva somma di un miliardo e cinquanta milioni di euro all'anno [10.500.000 x il costo medio di una giornata lavorativa (€ 100)] a fronte di una prestazione di lavoro effettiva e non più meramente virtuale. Si ribadisce che il progetto in discorso non intacca il diritto alle ferie, prevedendosi l'impiego dei docenti solo durante il periodo delle lezioni. Giova infine sottolineare come tutto ciò porterebbe vantaggio anche alle amministrazioni locali nel momento di erogazione di determinati servizi alla popolazione scolastica: le stesse infatti potrebbero ridurre i costi, ad esempio, dei piani di diritto allo studio, dell'assistenza mensa, di quella didattica ecc mantenendo però invariata la qualità del servizio offerto.
Salvatore Indelicato |