Campione (Pd): sarà l'ultimo intervista a Marco Campione il Sussidiario 7.11.2012
Era oggi l'ultimo giorno utile per
presentare le domande di iscrizione per il maxi-concorso che assegnerà 11.542
posti disponibili per altrettante cattedre nelle scuole dell’infanzia, primaria,
secondaria di I e II grado, nonché di posti di sostegno. Il bando è aperto,
esclusivamente, a coloro che sono già in possesso di un’abilitazione
all’insegnamento. Le cifre dei candidati sono sorprendenti e vanno dai 280mila
candidati (secondo Tecnica della scuola) ai 160mila secondo Miur. Per
ilSussidiario.net, abbiamo interpellato Marco Campione, responsabile scuola e
università del Pd lombardo.
I dati ufficiali, cioè quelli del
ministero, dovrebbero essere i più veritieri. Comunque, gli uni e gli altri
saranno facilmente verificabili, non oggi, ma fra qualche giorno. In ogni caso,
che considerazione si sente di fare su questi numeri imponenti? Sono comunque
meno di quanti taluni paventavano all'inizio di questa vicenda. In ogni caso, mi
interesserebbe ragionare sulla qualità più che sulla quantità, ed individuare
davvero chi è questa moltitudine di persone che ha fatto domanda per partecipare
al concorso. Fra pochi giorni finalmente potremmo verificare, con liste di
iscrizione alla mano, le classi di età, chi sono gli iscritti e le loro storie.
Il ministro Profumo, inizialmente, aveva detto che il concorso sarebbe stato
indetto per aiutare i più giovani, ma poi non ha dato retta ad alcuna proposta,
il Pd ne ha fatte molte, anche su queste pagine, per aprire anche ai più giovani
la professione. Aspettiamo che il ministro presti fede alla sua promessa ed
indica un secondo concorso per chi si abilita con i nuovi Tfa.
Per i limiti che sono stati posti
temo che i partecipanti non siano poi tanto giovani. Detto questo, penso che
quella dell'insegnante sia una professione davvero affascinante. Se il numero
degli aspiranti docenti fosse davvero alto, immagino che sia per il fatto che
questo concorso è stato indetto dopo 13 anni dall'ultimo e sono passati ormai 4
anni da quando l'ex ministro Gelmini aveva interrotto le altre procedure
abilitanti.
Intanto mi auguro che si impari
dagli errori del passato e non si assista ad errori grossolani nelle domande. In
ogni caso, visti i numeri, trovo necessaria una prova pre-selettiva, sebbene io
ritenga che sia un'altra la strada da percorrere per la selezione dei docenti.
Intanto, occorrerebbe dare
periodicità ai concorsi. Il ministro aveva promesso un concorso ogni due anni e,
a questo punto, ci aspetteremmo che fissasse subito la data per quello del
prossimo anno. In secondo luogo, da nazionale potremmo arrivare ad un concorso a
livello provinciale o addirittura, a mio modo di vedere, sulla base di reti di
scuole. Andrebbero poi cambiate le modalità del concorso testando altri tipi di
conoscenza e non solo quelle puramente nozionistiche. La simulazione di una
lezione in classe è un buon passo avanti, ma andrebbero analizzate le storie
personali e i curricula dei singoli docenti, poiché solo così usciremo dalla
logica errata che un insegnante può essere indistintamente valido per ogni tipo
di scuola. Alcune professionalità valgono e hanno peso solo in alcuni istituti e
non in altri. Questa vicenda è una tragedia e, sicuramente, quando una persona arriva a compiere gesti così disperati ci sono, probabilmente, problematiche che non riguardano solo la precarietà del lavoro. L'incertezza dell'impiego è un dramma che dovremmo affrontare con maggiore attenzione e, in particolare, nel mondo della scuola dove assume connotati particolari per alcune specificità. |