Un 'no' trasversale di senatori da Tuttoscuola, 28.11.2012 "Non siamo d'accordo sul decreto del Ministero dell'Economia che indica i requisiti per l'esenzione IMU di alcune attività didattiche, perché penalizza la libertà di educazione e obbliga molte scuole paritarie a chiudere". Lo dichiarano in una nota trasversale congiunta i senatori Emanuela Baio (ApI), Mariapia Garavaglia (Pd), Antonio Tomassini PdL), Claudio Gustavino (UdC), Claudio Molinari (ApI), Daniele Bosone (Pd) e Stefano De Lillo (PdL). "Crediamo in un Paese in cui i genitori, - spiegano i senatori – anche se non ricchi, possano scegliere le scuole per i loro figli. Finora, le risorse dello Stato alle scuole paritarie sono state progressivamente ridotte. È fondamentale ribadire il principio costituzionale della libertà di scelta dei genitori. Per attuarlo, serve modificare il decreto governativo. Bisogna scegliere se cancellare questa norma o dare maggiori risorse alle scuole paritarie, inserendo una modifica in un provvedimento, come per esempio la legge di stabilità, che è in discussione ora al Senato, al fine di risolvere questo 'pasticcio'. Il principio della 'retta simbolica' per le scuole paritarie rappresenta un'irragionevole ipocrisia. È come se si chiedesse alle scuole non profit di operare quasi gratuitamente, con docenti volontari. Non è questo il Paese in cui ci riconosciamo”. “Chiediamo al ministro Profumo di intervenire per riscrivere questa norma, così da non lasciare solo all'Economia la regolamentazione di questa materia e siamo disponibili, nel rispetto delle direttive europee, come parlamentari che sostengono il Governo, a riscriverla insieme", concludono Baio, Garavaglia, Tomassini, Gustavino, Molinari, Bosone e De Lillo. |