Legambiente, di 7.139 istituti La Tecnica della Scuola, 12.11.2012 Legambiente riprende il suo esame sull’edilizia scolastica. E dice che su 7.139 edifici scolastici di competenza dei comuni capoluogo di provincia presi in esame, circa il 60% è stato costruito prima del 1974, anno dell'entrata in vigore della normativa antisismica, mentre solo il 7% negli ultimi 20 anni. Ma Trento, Piacenza e Verbania prime per edilizia In particolare i nuovi edifici non sono costruiti secondo le tecniche sostenibili e innovative. Solo l'8,22% risulta costruito con criteri antisismici e lo 0,47% secondo criteri della bioedilizia. E' quanto emerge dall'indagine di Legambiente, che questa mattina a Torino ha presentato il dossier Ecosistema Scuola, annuale rapporto sulla qualità dell'edilizia scolastica giunto alla XIII edizione.
Il dossier di Legambiente sottolinea, inoltre, come negli ultimi due
anni ci sia stato un calo degli investimenti in tutta Italia, con
una contrazione in media di 40 milioni di euro per la manutenzione
straordinaria per edificio scolastico. Regioni come Piemonte ed
Emilia-Romagna, sempre fiori all'occhiello del settentrione nella
gestione virtuosa dell'edilizia scolastica, dal 2008 ad oggi
registrato una diminuzione del 50% degli investimenti in
manutenzione straordinaria e ordinaria (meno 55%), rivelando delle
difficoltà nel mantenere la qualità degli standard di cura degli
edifici. Ma Trento, Piacenza e Verbania prime per edilizia ''Un'edilizia scolastica vecchia e ferma sugli storici problemi legati alla sicurezza. Sono infatti ancora troppe le emergenze irrisolte, poche le eccellenze e i passi avanti. La messa a norma delle scuole resta il tallone d'Achille numero uno: quasi la metà degli edifici scolastici non possiede le certificazioni di agibilità, più del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi e il 36% degli edifici ha bisogno d'interventi di manutenzione urgenti. Senza contare che il 32,42% delle strutture si trova in aree a rischio sismico e un 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico''. Lo comunica Legambiente Emilia Romagna in una nota. ''Gli unici passi avanti fatti dalle scuole riguardano la sostenibilità e il monitoraggio dell'amianto. Dati che confermano lo stallo in cui si trova la qualità del patrimonio dell'edilizia scolastica italiana, che fatica a migliorare anche a causa del freno agli investimenti generato dal patto di stabilità. In generale dalla fotografia di Ecosistema Scuola 2012 anche quest'anno si riconfermano in testa alla graduatoria nazionale le città capoluogo del centro nord. Svetta al primo posto in classifica Trento, seguito da Piacenza (2*), con una risalita di ben sette posizioni rispetto allo scorso anno, Verbania (3*), Prato (4*), Parma (5*), Reggio Emilia (6*), Pordenone (7*), Asti (8*), Terni (10*) che si confermano anche quest'anno nella top ten della graduatoria, quindi la nuova entrata Forlì (9*). Sul fronte delle regioni a guidare la classifica sono l'Emilia Romagna e il Piemonte, rispettivamente con 4 e 2 città tra le prime dieci, che con il Trentino Alto Adige e la Toscana si distinguono sulla qualità dei servizi e dell'edilizia scolastica. |