L'intervista
Profumo: "L'istruzione è una priorità
Il ministro dell'istruzione: investire sul
futuro del Paese. "Sono soddisfatto per il successo del concorso per
i professori. È una selezione con metodi moderni. Ho ascoltato il
discorso di Obama. Per sette volte ha detto che serve una scuola
migliore. Anche per noi la strada è segnata di Corrado Zunino la Repubblica, 9.11.2012 ROMA - «Dobbiamo individuare le priorità del paese, e la scuola è la priorità. È il miglior investimento sul futuro per costruire un paese più moderno. Ho appena ascoltato il discorso presidenziale di Barack Obama, lo ha detto sette volte: una scuola migliore. La strada è segnata. Le priorità vanno individuate ora, in questo momento di difficoltà».
«Affronteremo la questione al più presto, ma dobbiamo farlo con
serenità e un piano programmatico sul tema scuola. Dobbiamo valutare
lo stato generale e far sì che il sistema scolastico trovi un nuovo
equilibrio di qualità».
«La scuola è una priorità per il governo Monti».
«La questione è in cima alla mia agenda dai primi giorni di governo
e sulla sicurezza in questi undici mesi abbiamo speso un miliardo.
Nelle ultime settimane abbiamo sbloccato 116 milioni deliberati dal
governo precedente, nell’area del terremoto emiliano ne abbiamo
spesi 120 e altri 50 sono arrivati dai comuni».
«Ho visto il suo rapporto e non ho mai nascosto la situazione: il
patrimonio scolastico italiano, in mano ai comuni e alle province, è
vetusto. Ora dobbiamo partire con l’anagrafe del sistema edilizio e
una programmazione che duri nel tempo».
«Della legge di stabilità parlerò alla fine del percorso
parlamentare, al massimo domenica».
«Ne parliamo con la legge di stabilità approvata». I test di preselezione saranno svolti in alcune scuole e università nella settimana che precede le feste di Natale.
«Sì e la seconda prova, lo scritto, sarà tra fine gennaio e inizio
febbraio, poi l’orale. Servirà per valutare le capacità dei
candidati a stare in aula: un buon scienziato non è detto sia un
buon insegnante». «Li stiamo semplificando, vogliamo ridurre il numero delle classi di concorso ipotizzando una cadenza di processi stabili nel tempo. Le persone devono poter programmare la loro vita». |