Concorso scuola 2012:
non è un concorso per giovani,
ma è costituzionalmente corretto

Tra le varie polemiche che circolano sul concorso indetto dal ministro Profumo c'è anche quella che non è destinato ai giovanissimi, ma c'è da sottolineare che non lascia spazio alle raccomandazioni.

di Investire oggi, 2.11.2012

L’idea del ministro Francesco Profumo di bandire dopo 13 anni un nuovo concorso della scuola pubblica, ha sicuramente scatenato polemiche e malcontenti soprattutto perché il ministro non si è confrontato né con le parti sociali né con coloro che vivono della scuola, le migliaia di insegnanti precari collocati nelle graduatorie a cui fino ad ora la scuola pubblica ha attinto per trovare gli insegnanti supplenti.

La spiegazione che il ministro Profumo ha dato per l’esigenza di bandire un concorso proprio ora è stata molto valida: dare l’opportunità ai giovani di entrare nel mondo della scuola.

A ben vedere il concorso permette a ben pochi giovani la partecipazione poichè è destinato a coloro già in possesso dell’abilitazione, quindi coloro che nella maggior parte dei casi sono già inseriti nelle graduatorie e di conseguenza già di fatto nominabili senza bisogno del concorso.

Le rare eccezioni per cui è possibile partecipare al concorso senza abilitazione sono per i laureati semplici entro il 2002, quindi minimo trentasettenni, o per coloro in possesso del diploma di istituto o scuola magistrale diplomati entro l’anno scolastico 2002/2003, quindi minimo trentunenni.

Non c’è posto per neolaureati a questo concorso, questo è un concorso destinato agli over 30.


La scelta del concorso

La scelta del concorso come strumento di assunzione è quella costituzionalmente più corretta.

L’articolo 97 della nostra Costituzione proclama, infatti, che agli impieghi pubblici si accede tramite concorso, perché il concorso si basa su dei criteri oggettivi e non su scelte soggettive, criteri che possono essere discutibili quanto si vuole ma che sono applicati per tutti allo stesso modo.

In un paese come l’Italia dove ha sempre regnato il nepotismo, il clientelismo e addirittura la vendita di posti di lavoro e cariche pubbliche, non c’è più fiducia nelle assunzioni statali e non dovrebbe essercene più neanche nei concorsi pubblici visti gli scandali denunciati spesso e volentieri anche in essi, il ministro Profumo qualcosa di buono ha saputo trovarlo.

Una prova preselettiva sicuramente con criteri errati, che non tiene conto della preparazione dei docenti, che non tiene conto delle diverse discipline di insegnamento, che non tiene conto dell’emotività che si può avere in quel singolo momento, che basa tutto sulla fredda logica della risposta veloce, ma che ha criteri uguali per tutti, oggettivi quindi, nella quale non si potrà barare, non si potrà copiare, non si potrà che contare sulle proprie forze e le proprie capacità.

Giusto o sbagliato che sia non ci saranno favoritismi, non ci saranno raccomandazioni e questa in Italia è già una grandissima cosa.