Cyberbullismo,
uno studente su 4 lo fa o lo subisce,
ma in Europa è più aggressivo

di P.A. La Tecnica della Scuola, 27.11.2012

È stato presentato oggi a Roma lo studio dell'Osservatorioo 'Open eyes' (di cui fanno parte oltre al Miur anche l'associazione ChiamaMilano, l'Istituto Niccolo' Machiavelli, il dipartimento di Psicologia dell'Universita' di Napoli) sul Cyberbullismo e i dati sono assolutamente preoccupanti.

I dati sono stati diffusi oggi al ministero dell'Istruzione in occasione della Conferenza internazionale 'Cyberbullismo e rischio devianza' organizzato a Roma dal dicastero di viale Trastevere per fare il punto sulle politiche di contrasto in atto nelle scuole e lanciare interventi mirati.

Intanto appare subito in evidenza che a compiere o subire atti di cyber bullismo è uno studente su quattro e in modo particolare il 23,5% dei ragazzi, soprattutto maschi, commette atti di bullismo via web, mentre il 26% li subisce. E tra le pratiche di cyberbullismo più diffuse spiccano il flamming (singoli messaggi violenti o volgari), la denigration (distribuzione in Rete o via sms di contenuti falsi e denigratori per danneggiare la reputazione della vittima), l'impersonation (creazione di una identità fittizia a nome della vittima per danneggiarla).

L'80,5% dei ragazzi usa la Rete per comunicare, il 52,3%per fare surfing, per navigare sul web, il 40,5% per giocare, il 33,3% per studiare, il 18% per conoscere nuove persone, l'8,5% per progettare siti.

Dei 2.419 intervistati il 23,5% dice di aver commesso atti di cyberbullismo, il 26% di averli subiti. Fra i bulli della Rete il 17,8% dei maschi commette atti di flamming, manda messaggi aggressivi. Lo fa anche l'8,7% delle ragazze. Il 10,2% dei cyberbulli maschi (6,9% delle femmine) compie atti di denigration, mette in Rete messaggi falsi sulla vittima per denigarla.

L'8,6% dei bulli del web maschi (4,1% delle femmine) crea identità fittizie della vittima per danneggiarla (impersonation). L'8,4% dei cyberbulli (3,8% delle cyberbulle) pratica l'exclusion, l'esclusione della vittima dai gruppi di condivisione e di amici.

Una volta tanto l’Italia è tra gli ultimi posti in Europa, secondo i dati forniti stamattina da Chterine Blaya, responsabile dell' Osservatorio europeo della violenza a scuola.

Infatti fra i ragazzini europei in media il 19% è vessato dai bulli in modalità mista (on e off line, in Rete e fuori), quelli vittime del solo cyberbullismo sono il 6%.

n Italia le percentuali sono rispettivamente 11% e 2%.

In Francia sono il 26% e 7%, dati che indicano una maggiore aggressività del fenomeno oltralpe.

Va molto peggio in Romania dove ben il 41% dei ragazzini subisce atti di bullismo in Rete e di persona e il 13% è vittima dei cyberbulli.

In Estonia pure le percentuali sono alte, 43% e 14%.