Nel 1° ciclo tutti istituti comprensivi?
Nel 2012-13 continueranno
ancora a funzionare Tuttoscuola, 26.3.2012 La legge 111/2011 di questa estate ha previsto, come è noto, che con effetto immediato tutte le istituzioni scolastiche del 1° ciclo si trasformassero in istituti comprensivi con contestuale scomparsa delle direzioni didattiche e degli istituti principali di scuola media. Secondo i calcoli del Miur, dal prossimo anno scolastico avremmo dovuto avere circa 1300 istituzioni in meno, mentre tutte le restanti 5.800 circa avrebbero dovuto trasformarsi, Regioni permettendo, in istituti comprensivi (in materia di rete scolastica la competenza è regionale). Al termine del tormentato iter di ridimensionamento della rete da parte delle 18 Regioni italiane, il quadro finale sembra piuttosto lontano da quello che era stato prospettato. C’è da dire che diverse regioni hanno deciso di ridimensionare la propria rete scolastica nell’arco di due o tre anni, anziché tutta in un colpo come prevedeva la legge, mentre altre Regioni si sono concesse alcuni “sconti”. Dal 2012-13, quindi, si avrà una riforma non ancora completa della nuova rete delle istituzioni scolastiche. Con qualche sorpresa. 1300 istituzioni scolastiche in meno come prevedeva il Miur? Assolutamente no, perché, per il momento, la soppressione nel primo ciclo sarà soltanto di 943 istituzioni (357 in meno, corrispondenti ad uno sbilancio, rispetto alle previsioni, di oltre il 27%). Ma le 6.159 istituzioni scolastiche del 1° ciclo rimaste si sono trasformate in istituti comprensivi? Neanche per sogno. Gli istituti comprensivi l’anno prossimo saranno soltanto 4.775 contro i 4.044 attualmente esistenti. E le direzioni didattiche? Ne continueranno a funzionare ancora l’anno prossimo 919, poco meno della metà di quelle funzionanti quest’anno. E gli istituti principali di scuola media (sedi di presidenza)? Quest’anno ne esistono 1.057; l’anno prossimo si ridurranno a 465. Complessivamente, insomma, tra circoli didattici e scuole medie vi saranno ancora 1.384 istituzioni scolastiche del 1° ciclo (più del 22% del totale) che nel 2012-13 funzioneranno non come istituti comprensivi. Insomma, un risultato finale che sembra molto lontano dall’obiettivo della legge.
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