Turchia: passa la riforma Erdogan introduce il Corano con la forza dei numeri Rodolfo Calò dall'ANSA, 30.3.2012 ANKARA, 30 MAR - Realizzando un obiettivo perseguito per un decennio, tra le proteste dell'opposizione laica il premier islamico-moderato Recep Tayyip Erdogan ha fatto approvare oggi la riforma della scuola che favorisce gli istituti coranici, introduce l'ora di religione musulmana ed espone le bambine al rischio di essere trattenute a casa. Grazie alla sua schiacciante maggioranza in parlamento ottenuta raccogliendo quasi il 50% dei voti alle elezioni politiche del giugno scorso, il Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) del premier ha fatto approvare la controversa legge con 295 voti a favore e 91 contrari. L'approvazione era stata preceduta negli ultimi tre giorni da manifestazioni di piazza in due casi represse dalla polizia con lacrimogeni e idranti. Prima di abbandonare l'aula, l'opposizione laica ha manifestato il proprio dissenso anche con striscioni. Formalmente la riforma conosciuta con la formula ''4+4+4'' prolunga da otto a 12 anni la durata della scuola dell'obbligo ma fraziona il periodo in tre cicli di quattro anni: ed e' in queste due cesure che gli oppositori laici della legge vendono il pericolo di un esodo incentivato verso il lavoro minorile e soprattutto gli "Imam Hatip Lisesi", le scuole religiose islamiche in cui si e' formato Erdogan e, secondo fonti sindacali, quattro ministri su dieci del suo governo. Queste scuole sono le eredi della madrase chiuse dal fondatore della Turchia moderna, quel Kemal Ataturk che negli anni Venti e Trenta diede un indirzzo laico ed europeo alla musulmana Anatolia. Pur risorti, gli Imam-Hatip erano stati penalizzati dai generali del golpe militare anti-islamico del 1997 impedendovi l'accesso ai ragazzi sotto i 15 anni: cogliendo un risultato che perseguiva dal suo avvento al potere nel 2003, Erdogan ha ottenuto che i ragazzini turchi possono studiare da predicatore (imam) gia' a 10. Nel mirino delle critiche nelle scorse settimane perche' segno di un'islamizzazione della scuola pubblica e' stata anche l'introduzione in scuole medie e superiori dell'ora facoltativa di religione islamica (Corano e vita di Maometto), sebbene siano previste opportunita' analoghe anche per aleviti, siriaci, cristani ed ebrei. La presunta svolta verso una scuola confessionale, finora confinata in 540 istituti frequentati da circa 300 mila giovani (solo il 2% dei 18 milioni di allievi che formano la popolazione scolastica turca) era stata preannunciata a febbraio dal premier quando aveva auspicato la nascita di una ''gioventu' religiosa''. L'attrito in parlamento era stato cosi' forte che tre settimane fa i deputati dell'opposizione laica erano arrivati a prendersi a calci e sediate con i parlamentari del partito di Erdogan. Criticato anche dall'ala laica degli imprenditori turchi(Tusiad) e' l'aspetto della riforma che consente l'educazione a distanza il quale potrebbe essere sfruttato da famiglie povere o islamiche per mandare i ragazzi a lavorare o tenere le bambine a casa col velo. Il primo ministro ha respinto in queste settimane tutte le critiche e ha dichiarato che con questa ''storica'' riforma ispirata da motivi pedagogici si e' voluto sanare la ''ferita'' causata dalle ''forze non-democratiche''. Il riferimento e' ai militari golpisti che nel 1997 defenestrarono il premier Necmettin Erbakan, il mentore di Erdogan. (ANSA).
|